Ferragosto
Lotta all'abusivismo nel turismo
Quest’anno il mare perde qualche colpo, e l’Umbria incassa. Prezzi impennati nelle località balneari e soggiorni sempre più brevi hanno spinto molte famiglie italiane e straniere a rivedere i propri piani estivi, optando per un turismo culturale, naturalistico o religioso. Un cambio di rotta che, secondo Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria e neo vice presidente di Confcommercio Umbria, sta avendo ricadute positive per la regione.
“Fino a pochi giorni fa le prenotazioni per Ferragosto erano lente – spiega – ma il last minute ha salvato la stagione. Nelle città d’arte siamo partiti con tassi di occupazione bassi, poi saliti al 60-70%, in linea con lo scorso anno. Mentre in alcune aree, come la Valnerina o le zone dei laghi, si sfiora il tutto esaurito”.
Il confronto con il turismo balneare è netto: “Al mare si passa da soggiorni di 7-10 giorni a vacanze di tre o quattro notti - aggiunge Federalberghi -. Questo riduce l’indotto per quelle destinazioni, ma apre opportunità per regioni interne come l’Umbria”.
Tra i motori della stagione, Assisi resta in prima linea. “Il Giubileo e, in particolare, il Giubileo dei Giovani hanno portato presenze di qualità e un indotto diffuso anche nei comuni limitrofi – osserva Fittuccia –. Alberghi, ristoranti e servizi hanno beneficiato di un afflusso costante, non solo di pellegrini, ma anche di turisti attratti dal contesto storico e spirituale”.
Bene anche Cascia e Norcia, dove al turismo religioso si affianca quello sportivo. “Ritiri di squadre di calcio, raduni di arbitri di Serie A e attività outdoor come bike e cammini hanno riempito le strutture. Cascia è intorno al 90-95% di occupazione, numeri importanti che confermano la sua attrattiva”.
Sul versante lacustre, Trasimeno e Piediluco sono al 90% di riempimento, mentre Orvieto si attesta sul 70% e guarda al futuro con progetti di fascia alta: “La società Il Pellicano – racconta Fittuccia – ha acquisito la Badia di Orvieto per trasformarla in un resort cinque stelle. Un investimento che può alzare ulteriormente il livello dell’offerta”.
Perugia tiene, ma registra un cambiamento - comunque generalizzato - nelle abitudini: “Il turista oggi preferisce la sola formula pernottamento e colazione. La mezza pensione negli alberghi è meno richiesta: c’è più voglia di sperimentare ristoranti e locali del territorio”.
Gubbio, dopo un luglio sottotono, ha visto crescere le prenotazioni ad agosto, assestandosi anch’essa sul 60-70%. “Nel complesso – conclude Fittuccia – il meteo favorevole e il boom di prenotazioni last minute hanno permesso di recuperare le incertezze iniziali. L’Umbria, con la sua varietà di offerta, riesce a intercettare chi cerca un’alternativa al mare. Non possiamo lamentarci: la stagione è in linea con il 2024, e in alcune zone persino migliore”.
E a far ben sperare in risultati oltre le previsioni c’è anche la complicità del meteo che prevede condizioni stabili e sole con temperature. anche se non si esclude qualche temporale.
In sintesi, il calo del turismo balneare sta contribuendo a sostenere i flussi verso le aree interne, permettendo all’Umbria di chiudere il periodo di Ferragosto con dati in linea o in alcuni casi superiori al 2024, grazie soprattutto alle città d’arte, agli eventi religiosi e al turismo sportivo.
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