CINEMA
Monica Bellucci nel film La passione di Cristo, Monica Bellucci oggi
Monica Bellucci torna nei panni di Maria Maddalena? Mel Gibson è pronto a imbracciare la cinepresa per dirigere il sequel del successo cinematografico La passione di Cristo, dopo 23 anni dall'uscita in sala del primo capitolo. Si intitolerà La resurrezione di Cristo e sarà prodotto da Lionsgate. La pellicola sarà divisa in due parti e la loro uscita sarà strettamente collegata a due date simboliche della fede cristiana: la prima uscirà il venerdì santo, il 26 marzo 2027, mentre la seconda arriverà in sala il 6 maggio, giorno dell'Ascensione, esattamente 40 giorni dopo.
Il regista - come riportato dall'agenzia Adnkronos - vuole riportare sul grande schermo tutti gli attori del primo film, grazie all'uso di tecnologie digitali di ringiovanimento (già utilizzate in passato da Martin Scorsese nel film The Irishman). Se Jim Caviezel tornerà a vestire i panni di Gesù Cristo, anche Monica Bellucci dovrebbe tornare in quelli di Maria Maddalena, mentre Maia Morgenstern è attesa nuovamente come Maria, madre di Gesù. Le riprese si svolgeranno tra Roma e altre location storiche, con una produzione affidata a Icon Productions, la società fondata dallo stesso Gibson insieme a Bruce Davey.
La pellicola, ancora avvolta nel mistero per quanto riguarda la trama, è stata definita dallo stesso Gibson come "un trip sotto acido", lasciando intendere un approccio visionario e forse meno convenzionale rispetto al film precedente del 2004. Alla sceneggiatura ha collaborato Randall Wallace, già autore con Gibson del war movie We Were Soldiers - Fino all'ultimo uomo. La passione di Cristo fu un evento cinematografico senza precedenti: con un budget di circa 30 milioni di dollari, incassò oltre 610 milioni a livello globale. Il film, noto per la sua crudezza e per la rappresentazione estremamente violenta delle ultime 12 ore della vita di Gesù, divise pubblico e critica. Ottenne tre nomination agli Oscar (trucco, fotografia e colonna sonora), ma suscitò anche forti polemiche, in particolare per l'accusa di antisemitismo, data la rappresentazione delle responsabilità nella crocifissione di Cristo. Nonostante ciò, la pellicola rimane una delle produzioni indipendenti di maggior successo nella storia del cinema e ha segnato un punto di svolta nella carriera di Gibson.
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