TENNIS
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono pronti a scrivere un nuovo capitolo della loro rivalità. Il numero uno e il numero due al mondo si sono sfidati nelle ultime tre finali dei tornei che hanno entrambi disputato - Internazionali d'Italia, Roland Garros e Wimbledon. Da Roma fino alla storica finale di Londra, quello tra Carlitos e Jannik è un duello che - con tutta probabilità - segnerà il futuro del tennis mondiale.
"Sono contento di quanto fatto sinora e cercherò di proseguire alla stessa maniera. Ci sono tante cose che voglio ancora aggiungere al mio gioco per fare ancora meglio durante le partite, ma per ora l'obiettivo resta lo stesso: essere felice, godermi il mio tempo sia in campo che fuori in quelli che sono i tornei più belli del mondo. Poi, ovviamente, per quel che riguarda gli obiettivi in campo la volontà è quella di tornare al numero 1 del ranking entro la fine dell’anno. Sarà questo l’obiettivo di questa seconda metà di stagione" - ha detto Alcaraz prima di tornare in campo al Masters 1000 di Cincinnati dopo la sconfitta rimediata nella finale di Wimbledon contro l'altoatesino.
"Sono davvero contento di come stia crescendo questa rivalità con Jannik. Credo che sia io che lui abbiamo fatto già grandi cose destinate a rimanere nei libri di storia del tennis - ha aggiunto lo spagnolo - Ma non sto parlando della storia che noi stiamo scrivendo nel tennis oggi, abbiamo ancora una lunga carriera davanti a noi per scoprire fin dove arriveremo e per scoprire se riusciremo o meno a scrivere questa storia, ma è una discussione che riguarda solo la gente".
A Londra Carlitos ha perso per la prima volta la finale di uno Slam: "È stato un qualcosa di nuovo per cui devi comunque farti trovare pronto. Io non vorrei mai perdere nessuna delle finali che gioco, ancor più se si tratta di Wimbledon o di altri Slam. Ma ho lasciato il campo sereno e orgoglioso, sorridendo e dicendomi che prima o poi avrei dovuto perderla una finale Slam, è capitato a tutti - ha concluso il murciano - Dopo quel match le cose da migliorare sono ancora molte, ma mi sono bastate alcune ore, neanche giorni. Devo solo essere grato per quel che sto costruendo e quel che sto vivendo, e aver giocato una finale a Wimbledon è un qualcosa di ancora più grande. Quindi, anche se ho perso, sono uscito dal campo fiero e felice per quel che ero riuscito a fare".
L'Australian Open, le finali di Roma e Parigi e, infine, la storica impresa di Wimbledon hanno portato stabilmente Jannik Sinner in testa al ranking, nonostante i tre mesi di squalifica per il caso Clostebol. Tuttavia, inizia ora per il numero uno al mondo il periodo più difficile per il suo primato in classifica: l'altoatesino deve, infatti, difendere i 3000 punti guadagnati lo scorso anno con le vittorie a Cincinnati e all'Us Open, mentre Carlos Alcaraz - numero due al mondo - solamente 60.
1. Jannik Sinner - 12030 punti
2. Carlos Alcaraz - 8600
Con i 3430 punti che separano Carlitos da Sinner, l'altoatesino manterrà la prima posizione nella classifica Atp almeno fino alla fine degli Us Open. Da qui alle Atp Finals di Torino, l'azzurro dovrà difendere 6030 punti - mentre Alcaraz solo 1060.
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