L'event
Brunori Sas in concerto ad Assisi (foto Suoni Controvento)
Un cantastorie che incanta, commuove, strappa risate e tiene pure il palco come il migliore dei presentatori. Dario Brunori è cosi, fuoriclasse in versi e musica e intrattenitore di quelli a cui affideresti qualunque programma, che sia radio o tv. Perché lo spettacolo è lui. E ancora una volta lo ha dimostrato anche venerdì sera al concerto che si è tenuto alla Rocca Maggiore di Assisi, nell’ambito del sempre ricchissimo programma di Suoni Controvento. Ad aprire il concerto, Olden, al secolo Davide Sellari, cantautore originario di Spoleto, da anni residente in Spagna, che col tratto fine del poeta e la voce intensa dei brani struggenti e introspettivi, ha presentato al pubblico il suo ultimo lavoro La fretta e la pazienza.
Location d’eccezione, con annesso tramonto mozzafiato e spicchio di luna da film, a seguire Brunori e la sua orchestra, in circa due ore di concerto, hanno regalato ai fan moltissimi dei brani che hanno “formato la classe dei brunoriani”. Il cantautore calabrese ha esordito ringraziando il pubblico - numerorissimo, l’evento era sold out da tempo - per esser riusciti ad “arrivare in cima (alla Rocca Maggiore, ndr)”. “Se Gianluca Prinz Liberali (organizzatore del riuscitissimo festival insieme a Lucia Fiumi, ndr) non vi fa fare due chilometri a piedi non è contento”, ha scherzato dal palco. Eppoi via nella grande meraviglia di una serata perfetta. “Mi piace dire - ha detto in apertura - che partiamo dal disincanto, proseguiamo con il canto e cerchiamo di creare un nuovo incanto”. Che Brunori e i suoi, pezzo dopo pezzo - per citarne solo alcuni La vita com’è, Secondo me, Kurt Cobain, Lei lui Firenze, Per due che come noi, La verità, Arrivederci tristezza, Guardia ‘82, Al di là dell’amore, Canzone contro la paura, L’albero delle noci - hanno plasmato con maestria. Regalando a chi c’era un incanto di rara bellezza.
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