Royal Family
William e Kate con i figli George, Charlotte e Louis (LaPresse)
Il 22 luglio, il principe George compirà 12 anni. Un traguardo privato, ma anche simbolico per la monarchia: a questa età, infatti, secondo una prassi reale non scritta ma consolidata, l’erede al trono non dovrebbe più viaggiare sullo stesso aereo del sovrano o del futuro reggente. Un accorgimento nato per garantire la sopravvivenza della linea dinastica in caso di incidente. Ma William e Kate, secondo quanto riportato dal Times of India e rilanciato da altri media internazionali, starebbero valutando di non rispettare questa tradizione.
La regola in questione impone che due eredi diretti - in questo caso William e George - volino separatamente. Ma già nel passato i principi del Galles avevano chiesto e ottenuto un'eccezione: nel 2014, per esempio, portarono George con sé nel viaggio in Australia e Nuova Zelanda, quando il piccolo aveva solo 9 mesi.
Oggi, la situazione è diversa: George è un pre-adolescente, primo in linea di successione dopo il padre, e la scelta di farlo viaggiare ancora insieme alla famiglia appare carica di significato. Secondo le fonti vicine alla coppia, si tratterebbe di una decisione motivata da due esigenze: rafforzare la coesione familiare in un periodo delicato per la Royal Family, e trasmettere a George un senso di normalità e appartenenza, lontano dalle rigidità del passato.
La mossa, però, solleva interrogativi. Da un lato, c’è chi la legge come un segnale chiaro del desiderio di modernizzare la monarchia e di far crescere George con una maggiore libertà rispetto alle generazioni precedenti. Dall’altro, i più tradizionalisti temono che allentare certi protocolli possa minare la sacralità e l’ordine simbolico della dinastia.
Kate e William, in ogni caso, sembrano voler imprimere uno stile più familiare e meno formale all’educazione dei figli. Anche perché George, come ha ricordato più volte il principe di Galles, sarà un giorno chiamato a regnare in un mondo molto diverso da quello dei suoi nonni.
Nel Regno Unito, la successione al trono segue un ordine preciso regolato dal Succession to the Crown Act del 2013, che ha aggiornato norme risalenti al XVII secolo. A oggi, la linea di successione è determinata da criteri di primogenitura assoluta (il primogenito, maschio o femmina, ha la precedenza) e non più dalla preferenza maschile.
Al primo posto c’è l’attuale erede al trono, il principe William. Subito dopo viene suo figlio maggiore, il principe George. A seguire: la principessa Charlotte, il principe Louis, e poi il principe Harry, fratello minore di William.
In caso di imprevisto che coinvolgesse i primi in linea, la corona passerebbe al successivo erede disponibile. Proprio per questo, la monarchia impone - almeno formalmente - che due eredi diretti non viaggino mai insieme.
Una misura precauzionale che oggi William e Kate sembrano intenzionati a rivedere.
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