Perugia
Il primo fine settimana della 52esima edizione di Umbria jazz si è chiuso con 6.500 spettatori paganti all’arena Santa Giuliana: 3.000 biglietti venduti per Stefano Bollani e 3.500 per Herbie Hancock. Numeri importanti anche nel centro storico durante la serata inaugurale, dove si stima la presenza di 6-7 mila persone. “È stato un successo davvero sopra le aspettative, sia il concerto di apertura sia lo straordinario richiamo che ha avuto – commenta Stefano Mazzoni, presidente della Fondazione Umbria Jazz –. Abbiamo già deciso di replicare questa formula nelle prossime edizioni, magari introducendo un’anteprima”.
Un inizio che soddisfa in pieno l’organizzazione, e che fa ben sperare anche per i giorni a venire. Tra i nomi di punta al botteghino di questa settimana spiccano Mika e Lionel Richie, attesi rispettivamente sabato e domenica per chiudere l’edizione: entrambi gli appuntamenti sono vicini al tutto esaurito. Ottimi numeri anche per la serata di domani, mercoledì, dedicata alla chitarra, con l’attesissimo debutto della SatchVai Band, che riunisce per la prima volta sullo stesso palco due leggende della sei corde: Steve Vai e Joe Satriani. Si va inoltre verso i 4.000 spettatori per il live di giovedì con Marcus Miller e Jacob Collier, secondo quanto riferisce ancora Mazzoni.
Oltre il main stage, nuove stelle in ascesa
Fuori dal palco principale, a brillare in questa estate di Umbria Jazz sono anche giovani talenti come il pianista trentenne Mathis Picard e il polistrumentista e compositore Isaiah Collier. “C’è molta attenzione per entrambi – spiega Mazzoni –. Si esibiscono tra la sala Podiani e il teatro Morlacchi. Chi non li ha ancora ascoltati, dovrebbe farlo”. Questa settimana, venerdì e sabato, riaprirà anche il Teatro del Pavone, restituito al pubblico dopo il restauro: “In questo caso - aggiunge Mazzoni - abbiamo già registrato il tutto esaurito per entrambe le serate”.
La guerra delle date per il 2026
Intanto si guarda già all’edizione 2026. Umbria Jazz ha annunciato le sue date: dal 3 al 12 luglio, con un anticipo rispetto al tradizionale calendario. Una scelta che potrebbe generare sovrapposizioni: da una parte con L’Umbria che spacca, dall’altra con il Festival dei Due Mondi di Spoleto, che storicamente condivide in parte lo stesso periodo ma che per ora non ha ancora ufficializzato le date. Il nuovo direttore artistico Daniele Cipriani, subentrato a Monique Veaute, dovrà sciogliere il nodo. Mazzoni, però, non si scompone. Intanto, a chiamarsi fuori è l’Umbria Film Festival, storicamente previsto a inizio luglio: la nuova direttrice, Teresa Cavina, ha già annunciato lo spostamento al 18 luglio. A complicare ulteriormente il quadro, la finale dei Mondiali di calcio, in programma il 19 luglio.
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