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Gran finale a Spoleto, Festival dei Due Mondi più forte anche della pioggia: chiude un'edizione da record

Il saluto e i ringraziamenti della direttrice Monique Veaute

Sabrina Busiri Vici

13 Luglio 2025, 22:56

Gran finale a Spoleto, Festival dei Due Mondi più forte anche della pioggia: chiude un'edizione da record

Il concerto finale in piazza del Duomo

Il concerto finale del Festival di Spoleto è da sempre protetto da una buona stella che lo ripara dalle incertezze del meteo. Così è stato anche oggi (13 luglio) con un arcobaleno sopra piazza Duomo ad accompagnare il gran finale di un’edizione da record, che ha segnato il termine della direzione artistica di Monique Veaute.


Piazza sold out, numerosa la presenza di rappresentanti delle alte cariche del mondo politico, istituzionale, religioso e militare sia nazionale che regionale. Per fare qualche nome dal vice presidente della Camera, Giorgio Mulè, al presidente della commissione cultura della Camera, Federico Mollicone, dalla deputata Maria Elena Boschi, alla giornalista Antonella Boralevi.
Monique Veaute alle 20.01 ha dato inizio alla serata e, vestita in bianco, ha preso il microfono: “Il sindaco farà, alla fine del concerto un ringraziamento più istituzionale, le mie sono parole più personali”. Da qui un grazie ai componenti del suo staff, dalla direttrice amministrativa Paola Macchi al responsabile della comunicazione Marco Ferullo. Ha voluto ringraziare inoltre la città e Ada Urbani, Duccio Marignoli, Anna Fendi, Marina Mahler, per l’accoglienza che hanno creato. Ha rivolto il suo apprezzamento agli artisti e a loro racconto della complessità del mondo. Infine ha espresso la sua gratitudine al maestro Ivan Fischer, accanto a lei.


A lui la direzione della Budapest Festival orchestra che ha eseguito la Sinfonia n. 5 in do diesis minore di Gustav Mahler. Note sublimi in una piazza in cui la musica si è fusa ancora una volta all’architettura creando emozioni a un pubblico prestigioso ma più che mai, quest’anno, internazionale. Settantacinque minuti di grande intensità terminati fra applausi scroscianti.

Il bilancio dell'edizione

“Incasso record di 925mila euro, in crescita del 17 per cento sul 2024, e tasso di occupazione dei teatri e delle piazze al 90 per cento”. Questo un pezzo della “eredità” che la direttrice artistica Monique Veaute e quella organizzativa Paola Macchi lasciano al Festival di Spoleto, che dal prossimo anno sarà guidato da Daniele Cipriani, così come da designazione del ministro della Cultura, Alessandro Giuli. 

E inevitabilmente questa mattina, la conferenza stampa finale di Spoleto68, edizione definita da Macchi “successo economico e organizzativo, con 31mila biglietti emessi per 106 rappresentazioni”, è servita anche a tirare le fila sul quinquennio.

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