Spettacolo
Eccentrica, trasgressiva e ipnotica, la personalità di Donatella Rettore rischia di banalizzare qualsiasi aggettivo usato per descriverla. Una vita in linea con il carattere esuberante. I ricordi positivi portano al 1980 con il grande successo del brano "Kobra" che in realtà venne contestato da una professoressa di lettere perchè "toglieva la purezza e l'ingenuità ai bambini. Il pezzo fu messo sotto sequestro e poi autorizzato. Quell'insegnante in realtà mi ha fatto un enorme favore".
I riflettori però non hanno nascosto le ombre che ci sono state nella vita della Rettore e qui si fa un salto negli anni '90 descritti come "un periodo duro, ho sofferto molto. Il mio produttore mi ha fatto prendere una decisione sbagliata per un suo tornaconto personale e io ho dovuto fare i conti con attacchi di panico e depressione". Un pensiero va alle "tante persone intorno" che l'hanno aiutata, "non è vero che il mondo dello spettacolo è cattivo", aggiunge.
Anche in amore non sono mancati i momenti bui. Prima di Claudio Rego, con cui è legata dal 1977, "a 14 anni ero innamorata di un ragazzo che aveva 15 anni in più di me", ha spiegato. Scoprì il tradimento con l'amica più grande di lei: "Sono tornata a casa piangendo. Ho trovato una bottiglietta di grappa e sono andata in coma etilico". Finito di sfogliare l'album dei ricordi, ha risposto alla domanda se ci fosse un artista secondo lei sopravvalutata. La risposta chiara e senza peli sulla lingua: "Giorgia. È molto dotata, ma imita Whitney Houston. Bravissima, ma non ha portato nulla di nuovo".
Ora, il traguardo 70 anni: "Mi sembra un'età esagerata. Più dell'età mi preoccupa la talassemia di cui soffro fin da piccola. Ma ho sempre cercato di fregarmene".
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