Televisione
Dopo due anni si silenzio, la nota conduttrice Mediaset Barbara d'Urso, torna a parlare di sè, anzi dei suoi progetti. In una dettagliata intervista al Corriere della Sera, la Carmelita della tv italiana che entrava nelle case di cinque milioni di telespettatori, ha smentito tutte le dicerie circolate negli ultimi mesi facendo il punto sulla situazione. Parte dallo stato d'animo "frastornato" a causa dei due anni di stop "non per mia scelta" sottolinea. In queste ultime settimane ha sentito di tutto: dal ritorno in Rai grazie a Matteo Salvini, alle presunte intenzioni di Fratelli d'Italia e Forza Italia di non voler fare "un passo falso" nei confronti di Mediaset.
La d'Urso ha scelto sempre il silenzio e la tranquillità e la pazienza che è la virtù di una "donna forte" come lei. Ora, un nuovo capitolo con un programma che non è Carràmba e non sono otto puntate come aveva scritto Davide Maggio, bensì si tratta di "un progetto di emtainment, bello, elegante, popolare, commomente, divertente. Al direttore è piaciuto moltissimo. L'idea è di dividerlo in quattro o cinque puntate e di farlo andare in onda il venerdì sera. Tra l'altro il programma della Clerici si sposterà dal venerdì al sabato, tutto torna".
Gli occhi puntati al futuro, il cuore come sempre rivolto al suo pubblico che "mi supporta in una maniera incredibile". Sulle ferite del passato ricorda la notizia, saputa per vie traverse, di non poter più condurre "Pomeriggio Cinque", il programma ideato da lei nel 2008. All'accusa di fare tv trash risponde: "Ma cosa significa? Cercare di dare voce ai sentimenti delle persone comuni è trash? Ho raccontato storie semplici in cui potersi riconoscere. Qual è il confine tra trash e popolare?".
Poi, il legame con Berlusconi che definisce "un genio della televisione. Mi stimava molto" e sul veto di Forza Italia e Fratelli d'Italia risponde che "sarebbe orribile pensare che l'azienda culturale pubblica più grande del Paese, di cui tutti paghiamo il canone, possa cedere a veti".
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