CINEMA
F1 è uscito nelle sale italiane giovedì 25 giugno e, secondo quanto detto da Brad Pitt a Entertainment Weekly, il film non sarebbe mai esistito senza il contributo di Lewis Hamilton. Il suo coinvolgimento nella pellicola ambientata nel mondo della Formula 1 è stato essenziale per capirne le dinamiche: "Non credo che avremmo potuto fare questo film senza Lewis Hamilton" - ha detto Pitt.
"Quando il regista Joe Kosinski ha avuto l'idea 'voglio mettere attori in macchina su veri circuiti e immergerci nel cuore dello sport', sapeva che serviva qualcuno che ci guidasse, ci aprisse le porte e ci mantenesse fedeli alla realtà. E la sua prima telefonata è stata a Lewis".
Nel film Pitt interpreta Sonny Hayes, un ex pilota la cui carriera è stata interrotta bruscamente a causa di un incidente. Quando il suo vecchio amico Ruben Cervantes - interpretato da Javier Bardem - lo chiama per salvare la sua carriera in crisi, Sonny ottiene una seconda possibilità - dove però dovrà scontrarsi con il giovane talento emergente Joshua Parce (Damson Idris). La pellicola mostra spesso Pitt e Idris alla guida della monoposto - scene che non sarebbero esistite senza il contributo di Hamilton.
"Lewis è subito entrato in gioco e abbiamo iniziato a frequentare i weekend di gara - racconta Pitt -. Ci ha aperto tutte le porte, ci ha presentato i team principal e i piloti. Abbiamo fatto una quantità infinita di incontri per sviluppare la storia. Poi si sedeva con noi: ricordo una riunione di dodici ore a Londra dove gli buttavamo addosso idee a raffica. 'E se facessimo così? E se succedesse quest’altro?' E lui ci raccontava, ci descriveva la sua esperienza".
John Kosinski ha spiegato che è stato proprio Hamilton ad aiutarli nella realizzazione del personaggio di Sonny: "Abbiamo parlato con Lewis di cosa spinge davvero queste persone, dentro di sé, a rischiare la vita ogni fine settimana - ha racconta il regista - Lewis mi ha detto di aver subito tre commozioni cerebrali per aver sbattuto contro il muro, eppure è tornato in macchina appena uscito dall'ospedale e ha ricominciato a correre. Alla fine è davvero una questione di cosa spinge queste persone a fare quello che fanno. E questo Lewis ce lo ha condiviso, un aspetto molto personale, quasi spirituale, che siamo riusciti a infondere nel personaggio di Sonny".
Brad Pitt e Damson Idris durante il Gran Premio di Silverstone (foto: LaPresse)
Sul piano pratico, Hamilton ha anche aiutato il cast con alcuni trucchi del mestiere: "Mi ha detto che usano l'udito mentre guidano - dice Kosinski - Il suono gli dice quanto sono vicini al muro, quanto lo è l'auto dietro, e persino che tipo di macchina è. Riconosce il rumore del motore. Sa in che marcia si trovano solo dal modo in cui tutte le sue percezioni sono sintonizzate su quelle auto". E sono tutti dettagli che il regista ha voluto inserire nel film: "Inoltre ricevono segnali acustici nel casco - conclude il regista - Ricevono una quantità incredibile di informazioni in ogni istante. Non si limitano a sterzare su un circuito. Stanno elaborando, decidendo strategie, in ogni momento".
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