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Alfa, il retroscena sulla collaborazione con Roberto Vecchioni: "Mi ha corretto la strofa della canzone con la penna rossa"

Ilaria Albanesi

27 Giugno 2025, 20:15

Alfa, il retroscena sulla collaborazione con Roberto Vecchioni: "Mi ha corretto la strofa della canzone con la penna rossa"

Alfa è tornato a parlare della celebre collaborazione con Roberto Vecchioni sulle note di Sogna ragazzo sogna, e lo ha fatto attraverso un curioso aneddoto che riguarda la sua strofa - scritta e aggiunta al brano originale nell'inedita versione sanremese. Ospite al podcast DoppioPasso di Simone Filippone (in arte Sickwolf) e de Il Boss del Freestyle, il cantante genovese ha raccontato di come è nato il featuring con Vecchioni e di un episodio in particolare che è stato cruciale nella realizzazione della cover presentata a Sanremo

"La collaborazione con Vecchioni e stata un cerchio che si chiude - ha esordito Alfa - sono cresciuto con in camera il poster di Vecchioni perché me l'aveva regalato mia mamma, quindi gli altri avevano Justin Bieber e io avevo Roberto Vecchioni. Che per me è una roba assurda, è tipo uno spoiler che la vita mi ha fatto come per dire: guarda che tu tra dieci anni fai questa roba. Queste cose mi emozionano".

E su come è nato il featuring con Vecchioni: "Io avevo già espresso il desidero di collaborare con lui perché, semplicemente, è Vecchioni. Però per me era qualcosa fuori da ogni tipo di orizzonte mentale. Il mio manager Claudio l'ha contattato, gli ha mandato il mio testo finale di Sogna ragazzo sogna, che avevo scritto senza pensare a Sanremo. Io volevo finire Sogna ragazzo sogna per i fatti miei. Gli ha mandato il testo, gli è piaciuta e da lì è nata la collaborazione".

Sull'esibizione al festival: "Eravamo a Sanremo prima della cover. Io ero tutto teso, i preesibizione non li vivevo molto bene. Lui era tranquillissimo invece, stava letteralmente fuori a fumare il sigaro prima di cantare. Ci dicono 'tra 3 minuti sul palco'. Lui non smette di fumare il sigaro. Finisce il sigaro, dopo due minuti lo posa e mi fa 'andiamo a cantare'. La cosa più da rockstar che io abbia mai visto. Io nel mentre stavo morendo, a lui non gliene fregava niente. Era proprio lì tranquillo, mani in tasca. Si è presentato coi jeans, come se andasse a cantare alla festa del paese. Incredibile. Come se andasse a prendere un caffè". 

Il destino - come dice lo stesso Alfa - lo ha portato al celebre featuring sanremese, diventato poi disco d'oro in Italia. Un successo arricchito da un aneddoto "incredibile" su come è nato il testo definitivo presentato poi alla kermesse: "La parte finale della canzone è un'idea che è venuta a me, ed è quello che ha convinto Vecchioni a fare la cover. La prima volta che ci siamo conosciuti lui si è presentato con un foglio stampato col mio testo e me l'ha corretto come se fosse una versione di latino, perché poi lui è un professore, no? E mi ha detto una cosa incredibile".

"Io nel testo avevo scritto 'salgo sopra questo palco per giocarmi la mia vita'. Lui con una penna rossa me lo riga e mi dice 'No, tu non sali sul palco di Sanremo per giocarti la tua vita. Tu stai giocando con la vita, quindi per favore dì "Salgo sopra questo palco per giocare con la vita" perché non c'è risultato sopra il quale tu devi essere felice, sotto il quale tu non meriti di essere felice. Sei più di questo'. Un'enciclopedia che cammina, proprio un poeta. Mi ha insegnato tanto".

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