Attualità
Nel cuore dell’elegante quartiere di Belgravia, tra le boutique di lusso e i pub storici, il piccolo pop up, Anya Café ospita, dal 7 giugno al 16 agosto, la quarta edizione dell’Ice Cream Project, firmato Anya Hindmarch, stilista geniale e visionaria, nota per le sue idee fuori dagli schemi. Nel suo locale si gustano gelati dai sapori audaci come la cipolla, i fagioli al forno, il brodo Bisto, la salsa piccante Sriracha, il malto Irn‑Bru e, naturalmente, i Twiglets, i bastoncini salati al lievito croccante, dal sapore maltato e simile agli snack salati italiani (tipo grissini aromatizzati al lievito). Se vi piacciono le sfide, potete mettervi alla prova con il Blind Tasting Tea (degustazione alla cieca). Funziona così: vi accomodate nel locale e vi serviranno quindici mini-palline di gelato “a sorpresa”. A metà percorso, vi daranno frollini al burro e limonata (o acqua frizzante) per resettare il palato. L’obiettivo è: indovinare i sapori. Ogni assaggio è una sfida da segnare sul proprio score card (scheda dei punteggi). Non si vince nulla, ma immaginate la soddisfazione di riconoscere i gusti più improbabili e condividere questa esperienza, magari con una foto ironica sui social. Alcuni spoiler sostengono che anche Tom Holland e Zendaya abbiano trascorso qui un pomeriggio divertente: si racconta che Holland abbia persino postato storie sui suoi social.
Era il 2007 e fuori dai supermercati Sainsbury’s si formarono code chilometriche: 80.000 persone solo nel Regno Unito. Gli 8.000 pezzi iniziali andarono esauriti in meno di un’ora e finirono su eBay a prezzi decuplicati.
La mente dietro alla shopper bag ecosostenibile? Sempre lei, Anya Hindmarch, l’ideatrice del gelato folle. Diciotto anni fa, in collaborazione con l’agenzia Antidote e il movimento We Are What We Do (Siamo ciò che facciamo) lanciò un’idea semplice, ma potente: creare una borsa di stoffa bella, alla moda e riutilizzabile, per far riflettere sull’abuso di plastica usa e getta. E funzionò: la borsa divenne un simbolo pop della sostenibilità. La foto di Keira Knightley con la shopper al braccio fece il giro del mondo, e lo stesso vale per Scarlett Johansson. Quella borsa aiutò a far parlare dell’inquinamento da plastica. Qualche anno dopo, anche grazie a iniziative simili, il Regno Unito introdusse un sovrapprezzo sui sacchetti usa e getta nei negozi.
Dopo il cono alla cipolla, restate in zona per un altro rito britannico: Wimbledon 2025. Dal 30 giugno al 13 luglio, a cinque minuti dall’Anya Café, il cortile di Eccleston Yards diventa un salotto all’aperto con maxi-schermo che trasmette ogni set. Accomodatevi su sedie a sdraio, panche o comodi bean bag (poltrone a sacco) e gustatevi il match sorseggiando rosé ghiacciato e fragole al cioccolato dei chioschi temporanei.
E se avete ancora voglia di curiosare, a due passi ci sono due indirizzi da non perdere:
- The Grenadier, un piccolo pub del 1720, si dice infestato dal fantasma di un granatiere che aveva barato nella sua ultima giocata a carte: per calmarlo, gli avventori attaccano banconote al soffitto (provate anche voi…).
- E poco più avanti, su Elizabeth Street, vi aspetta la facciata rosa pastello di Peggy Porschen, la pasticceria più fotografata di Londra, perfetta per un selfie Instagram-friendly.
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