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Davide Barzan smascherato da Le Iene: false lauree, truffe milionarie e relazioni pericolose con i protagonisti dei casi di cronaca. Scopri tutta la puntata

Annalisa Ercolani

11 Giugno 2025, 15:50

Davide Barzan smascherato da Le Iene: false lauree, truffe milionarie e relazioni pericolose con i protagonisti dei casi di cronaca. Scopri cosa tutta la puntata

Davide Barzan

Nella serata del 10 giugno 2025, Le Iene hanno sganciato Barzageddon, un’inchiesta esplosiva che ha squarciato il velo sulla figura di Davide Barzan, consulente televisivo diventato star del true crime. Attraverso testimonianze inedite, documenti e rivelazioni choc, il programma ha dipinto un ritratto sconcertante di un uomo accusato di aver costruito la propria carriera su truffe, millanterie e relazioni ambigue con i protagonisti dei casi giudiziari di cui si occupa.

 

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Il metodo Barzan: truffe, falsi titoli e soldi scomparsi

Al centro dell’inchiesta, firmata da Gaston Zama e Marco Occhipinti, ci sono le accuse di froderivolte a Barzan da decine di persone. Tra queste spicca la denuncia di un 57enne di Foggia, che sostiene di avergli versato 150.000 euro credendolo un avvocato, nonostante la mancanza di abilitazione. L’uomo avrebbe firmato mandati in bianco e partecipato a udienze fingendosi legittimo rappresentante, accompagnando persino il denunciante al funerale del padre in veste di difensore.
Ma non è tutto: secondo altre testimonianze, Barzan avrebbe promesso investimenti fantasma – dall’acquisto del Cosenza Calcio a pozzi petroliferi in Romania – usando assegni a vuoto e contratti fasulli. Un ex amico, rimasto anonimo, ha dichiarato: "È il più grande truffatore che io abbia mai conosciuto. Millantava una vincita da 47 milioni al Superenalotto e voleva comprare squadre di calcio".

Il video hot e le relazioni compromettenti

L’inchiesta ha scoperchiato un vaso di Pandora di scandali privati. Due testimoni hanno rivelato l’esistenza di un video hot che ritrarrebbe Barzan durante un rapporto sessuale con una giornalista, registrato senza il suo consenso e mostrato a terzi. La donna, identificata con lo pseudonimo Alessia, ha confermato di aver avuto una relazione con Barzan e di averlo visto interagire in modo ambiguo con Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli e testimone chiave nel caso dell’omicidio della suocera.
Uno screenshot di una chat mostra Bianchi definire Barzan "un avvocato preparato con un’umanità incredibile", nonostante lui non sia mai stato iscritto all’albo. Un barista di Rimini ha aggiunto: "Li vedevo spesso insieme, si comportavano come una coppia".

 

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Il business del dolore: magliette, tazze e fatturati da 300mila euro

Parallelamente alle indagini, Barzan ha costruito un impero di merchandising basato sulla sua immagine. Sul sito bardav.shop vende magliette con le sue frasi cult (Venghi, Verosimilmente), costumi da bagno, addobbi natalizi e persino teli da mare con il suo volto. Il fatturato, secondo le sue stesse parole, sfiorerebbe i 300.000 euro.
Tuttavia, le fonti de Le Iene hanno smontato questa narrazione: le auto di lusso con cui si mostra sarebbero a noleggio, e i presunti uffici a Riccione non esisterebbero.

Il Caso Paganelli e le ombre sulla testimone chiave

L’inchiesta getta ombre anche sul caso Paganelli, il delitto per cui Barzan è diventato celebre come consulente della famiglia Bianchi. Secondo gli autori del servizio, alcune incongruenze procedurali e le relazioni personali di Barzan con Manuela Bianchi potrebbero minare la credibilità delle proveIn un’intervista, Barzan ha reagito alle accuse definendole "strumentali per colpire l’inchiesta su via del Ciclamino", ma il tribunale di Rimini ha già archiviato diverse querele a suo carico, sollevando dubbi sulla sua affidabilità.

 

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Il passato da condannato e la prescrizione

Non è la prima volta che Barzan finisce nel mirino della giustizia. Nel 2014 fu condannato in via definitiva a 6 mesi con la condizionale per aver presentato un assegno falso da 2 milioni di euro alla BCC di Cosenza. Altre denunce per calunnia e diffamazione sono cadute in prescrizione, lasciando un alone di impunità.

 

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Le reazioni e il futuro di un mito sgonfiato

Dopo la messa in onda, i social sono esplosi: c’è chi lo difende ("È un genio mediatico") e chi chiede sanzioni penali. Intanto, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rimini ha annunciato un’indagine per esercizio abusivo della professione.
Quello che resta è un interrogativo etico: fino a che punto la tv può trasformare la cronaca nera in intrattenimento, e i suoi protagonisti in brand? Come ha dichiarato un testimone: "Barzan è lo specchio di un Paese che vuole il gossip più della verità"Il Barzageddon ha segnato un punto di non ritorno: Davide Barzan, da icona pop a imputato mediatico, dovrà affrontare non solo la giustizia, ma anche il giudizio di un pubblico sempre più scettico.

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