Giovedì 23 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

TELEVISIONE

A Che ci faccio qui un rifugio da oltre 600 animali salvati dalla macellazione: anticipazioni della puntata in tv stasera su Rai 3

Rita Maffei

10 Giugno 2025, 09:47

A Che ci faccio qui un rifugio da oltre 600 animali salvati dalla macellazione: anticipazioni della puntata in tv stasera su Rai 3

Massimo Manni, proprietario del santuario Capra libera tutti

La storia di un rifugio di oltre 600 animali salvati dalla macellazione. Nella nuova puntata di Che ci faccio qui, stasera in tv martedì 10 giugno su Rai 3 dalle 21.20, Domenico Iannacone affronta il mistero della vita e della morte, esplorando il valore della cura verso ogni forma vivente, facendolo diventare gesto politico, atto etico, scelta di bellezza. A distanza di anni, il conduttore ritorna al santuario Capra Libera Tutti, a Nerola, alle porte di Roma, dove Massimo Manni, ex allevatore, ha deciso di interrompere la catena dello sfruttamento per dare rifugio a più di 600 animali salvati dalla macellazione. In questo spazio liberato, dove il concetto di produzione ha lasciato il posto a quello di relazione, ogni vita viene accolta, rispettata, nominata. Un atto radicale di riparazione e di amore.

Accanto agli animali, le piante, che con la loro silenziosa intelligenza, rivelano un altro modo di abitare il mondo. Stefano Mancuso, docente all’Università di Firenze e direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia vegetale, mostra come la natura sappia organizzarsi, comunicare e sostenersi reciprocamente. Una rete invisibile ma reale, che parla di comunità e di cooperazione.
E c’è chi, nel momento estremo dell’esistenza, sceglie di accompagnare con consapevolezza chi affronta la morte. Guidalberto Bormolini, sacerdote e tanatologo, è anche ex falegname, liutaio e fabbro. Attraverso la comunità spirituale dei Ricostruttori nella preghiera, ha ricostruito insieme ai volontari sulle colline di Prato, il borgo Tutto è vita: un luogo per anni abbandonato, pensato per accogliere i malati terminali e i loro familiari. Qui il cammino spirituale si intreccia con il lavoro manuale e la cura degli spazi, in un’opera capace di trasformare il dolore in presenza e l’angoscia in ascolto e attenzione.
Con Parlami di te, Domenico Iannacone, compone un mosaico di storie che tendono l’una verso l’altra, unite da un filo invisibile ma potente: la volontà di prendersi cura della vita in ogni sua forma, fino all’ultimo respiro.
Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie