NAZIONALE
La conferenza stampa era agli sgoccioli quando Luciano Spalletti ha deciso - visibilmente emozionato - di abbandonarla. Alla vigilia della partita di qualificazione ai Mondiali 2026 contro la Moldavia, dopo la figuraccia nel match con la Norvegia, è arrivato l'annuncio - da parte dello stesso allenatore - che al termine dei 90 minuti lascerà la panchina degli azzurri e non sarà più ct della nazionale italiana. Spalletti ha interrotto la propria conferenza stampa commuovendosi dopo aver elencato per nome le persone che fanno parte del suo staff tecnico ed i dirigenti federali legati al mondo della Nazionale azzurra. "Ti sei sentito tradito?" è una delle ultime domande rivolte dalla stampa e a cui stava rispondendo, ad un certo punto si è fermato e visibilmente emozionato si è alzato dall’aula magna di Coverciano abbandonandola. Il mister è stato accompagnato all'uscita da uno scroscio di applausi da parte dei giornalisti presenti in sala stampa.
“Ti sei sentito tradito?”.
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) June 8, 2025
Spalletti ci pensa, si alza e se ne va.
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"La cosa che mi ha fatto più male è non aver raggiunto la qualità di gioco che volevo. Sono dispiaciuto di me stesso. Accettando l'incarico sapevo che ci sarebbero stati momenti difficili. Non ci sono riuscito. Ho notato che siete stati gentili nel commentarla, probabilmente meritavo di peggio. Ho creato problemi al movimento coi miei risultati". Ha detto poco prima il ct Luciano Spalletti, aggiungendo: "Ero convinto non sarebbe stata una passeggiata, ma che sarei arrivato ai Mondiali. Ne sono ancora convinto: parlando con Gravina ero ancora della mia convinzione ma sono molto sotto il livello perché questi sono calciatori forti. Stare a rimuginare su ciò che è stato è tempo perso. Sul passato non si può mettere mano. Ora diventa fondamentale giocare una partita degna della maglia che portiamo".
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