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Sinner-Alcaraz, la finale si gioca anche sugli spalti: chi sono i due allenatori Darren Cahill e Juan Carlos Ferrero

Andrea Pescari

08 Giugno 2025, 14:00

Sinner-Alcaraz, la finale si gioca anche sugli spalti: chi sono i due coach Darren Cahill e Juan Carlos Ferrero

Darren Cahill, 59 anni, e Juan Carlos Ferrero, 45 anni

Nel tennis si sa, le finali si vincono nei dettagli. Il talento e la preparazione ovviamente fanno la differenza ma, per portare a casa titoli Slam - a volte - possono non bastare, e vanno puntellati con tanto lavoro in allenamento durante la settimana ma anche fuori dal campo, con le fasi di studio e analisi dell'avversario. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono pronti a sfidarsi in un match che già sembra eterno, ma che è solo al preludio di quella che - tutti gli appassionati dello sport - sperano diventi la nuova rivalità degna del leggendario dualismo Federer-Nadal

Ma, come anticipato, il numero 1 al mondo e il campione spagnolo, oltre ad essere due grandi agonisti baciati da un talento sopraffino sono due atleti che conoscono bene l'importanza della cultura del lavoro, costruita giorno dopo giorno grazie a un team di persone che li seguono 24 ore su 24 no stop. Ma chi sono i due coach, nonché figure di riferimento dello staff dei due tennisti?

Darren Cahill, chi è il coach di Jannik Sinner?

Jannik Sinner è seguito dall'australiano Darren Cahill. Nato ad Adelaide il 2 ottobre 1965, è figlio del giocatore e allenatore di football australiano John Cahill. E' soprannominato, ironicamente, Killer. E' noto infatti per essere una persona molto gentile e amichevole. Da giocatore, nel singolare, ha vinto due titoli raggiungendo la 22esima posizione nel ranking mondiale. Il miglior piazzamento in uno slam, è il secondo posto nel 1988 agli Us Open dove, dopo aver eliminato Boris Becker, si è arreso a Mats Wilander (che poi trionferà nel torneo). In doppio ha vinto tredici titoli e raggiunto la top-10 mondiale, arrivando alla finale degli Australian Open 1989 in coppia con Mark Kratzmann. In Coppa Davis ha giocato 10 match con l'Australia, vincendone 6.

E' da allenatore che diventa una delle figure più importanti e influenti del tennis. Dopo il ritiro segue Lleyton Hewitt e lo porta a diventare il più giovane di sempre (record poi battuto da Alcaraz) a raggiungere la prima posizione del ranking. Ha collaborato con Andre Agassi, che è invece diventato con lui il più anziano numero 1 al mondo (nel 2003). Dal 2007 al 2009 è stato capitano della squadra australiana di Coppa Davis. È entrato inoltre nell'Adidas Player Development Program per il quale ha seguito Andy MurrayAna IvanovićFernando VerdascoDaniela HantuchováSorana Cîrstea e Simona Halep. Quest'ultima la segue dal 2017 al 2018, aiutandola a raggiungere la prima posizione della classifica WTA. Poi dopo una pausa dal tennis, per dedicare maggiore tempo alla famiglia, a inizio 2020 è tornato nello staff della tennista rumena. 

Nel giugno 2022 viene annunciato come supercoach nel team di Jannik Sinner al fianco dell'allenatore Simone VagnozziDopo i grandi successi di Sinner nella stagione 2023, a fine anno Vagnozzi e Cahill si aggiudicano entrambi il premio ATP Allenatore dell'anno. Sotto la loro guida l'altoatesino conquista il suo primo titolo del Grande Slam agli Australian Open 2024 (trionfo che bisserà nel 2025), la prima posizione nel ranking Atp e lo US Open 2024. Il 2025 - ha annunciato Cahill - sarà il suo ultimo anno nel circuito Atp come allenatore. 

Juan Carlos Ferrero, chi è il coach di Carlos Alcaraz?

Carlos Alcaraz i suoi più grandi successi li ha centrati con al suo fianco Juan Carlos Ferrero. Nato in Spagna ad Ontinyent il 12 febbraio 1980, è stato un ottimo tennista. Ha vinto 16 titoli nel singolare, tra cui uno slam (il Roland Garros), quattro Masters 1000 e due Atp 500. Il trionfo a Parigi arriva nel 2003 contro l'olandese (sorpresa del torneo) Martin Verkerk. Un'annata speciale, la sua migliore, in cui oltre a sfiorare il trionfo anche agli Us Open (dopo aver superato Andre Agassi si arrende solo a Andy Roddick) diventa numero 1 al mondo. Del resto, Ferrero ha collezionato ben 18 secondi posti nel circuito Atp. 

Dopo il ritiro si dedica alla JC Ferrero-Equelite Sport Academy, l'accademia di tennis fondata già nel 1990 dal suo storico allenatore Antonio Martínez Cascales, che lo seguiva da quando Ferrero aveva dieci anni. Il grande progetto fornisce ai tennisti una vasta gamma di infrastrutture tra cui venti campi da tennis e un albergo. Tra i grandi giocatori che hanno scelto l'accademia come base per gli allenamenti: David Ferrer, Pablo Carreño Busta, Santiago Ventura, Mariusz Fyrstenberg, Marta Domachowska, Guillermo García López e Nicolás Almagro

Il 20 luglio 2017 inizia il suo primo incarico di coach per un tennista di alto livello con l'allora ventenne n. 11 del mondo Alexander Zverev, inizialmente solo per la stagione americana sul cemento. Il giocatore tedesco vince subito i primi due tornei disputati sotto la guida di Ferrero, e a novembre sale alla terza posizione del ranking Atp. Il contratto viene prolungato di un anno, Ferrero mette quindi in secondo piano i suoi impegni all'accademia e rinuncia all'incarico di capitano della squadra spagnola di Coppa Davis che gli era stato offerto. A fine stagione Zverev partecipa per la prima volta alle ATP Finals. I risultati negativi conseguiti all'inizio del 2018 alimentano i dissapori nati tra i due e verso fine febbraio Ferrero rinuncia all'incarico, deluso per la scarsa professionalità di Zverev negli allenamenti e per il suo immaturo stile di vita lontano dai campi di gioco.

Nel settembre successivo arriva all'accademia il quindicenne, promessa del tennis spagnolo, Carlos Alcaraz il quale migliora sotto il profilo tecnico e tattico, impara nuove tecniche di allenamento, corregge i problemi alimentari e di vita notturna che aveva e rinforza notevolmente la muscolatura. Nei primi anni di permanenza all'accademia viene inoltre affidato a una psicologa, che lo aiuta a rafforzarsi mentalmente e a migliorare i frequenti problemi di alti e bassi che lo limitavano durante i match nell'adolescenza. E' lui a costruire la macchina da guerra che è oggi Carlo AlcarazI risultati non tardano infatti ad arrivare e nel 2022 Alcaraz vince cinque titoli ATP – tra cui gli US Open e i Masters 1000 di Miami e Madrid – e a soli 19 anni diventa il più giovane numero 1 nella storia del tennis mondiale. A fine stagione viene assegnato a Ferrero il premio ATP per il miglior allenatore dell'anno

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