Musica
Iggy Pop stupisce nel concerto alla Alexandra Palace di Londra
Il rock è morto, lunga vita al rock. E se a dirlo è Iggy Pop, non c'è da prenderlo alla leggera. Sabato sera, durante il concerto alla Alexandra Palace di Londra, il "padrino del punk" ha lasciato il palco non con un inchino o un assolo, ma venendo sollevato all’interno di una bara nera mentre la folla esplodeva in applausi e urla.
Una scena che nessuno dei presenti dimenticherà: Iggy, a torso nudo, con i muscoli ancora in bella mostra nonostante i 78 anni, si è fatto adagiare nella cassa nera come un faraone moderno. Il pubblico, prima disorientato, ha poi applaudito con commozione e ironia: “Solo lui poteva permettersi un’uscita così”, ha commentato un fan su X (ex Twitter), mentre il tabloid The Sun ha titolato: “Iggy Pop si congeda come una leggenda, dentro una bara”.
Ma è stato davvero un addio? Fonti vicine all’entourage dell’artista hanno spiegato che si è trattato di una performance pensata da tempo, un gesto artistico più che una dichiarazione di ritiro. Nessun annuncio ufficiale sul futuro di Iggy Pop, ma il simbolismo è chiaro: un congedo dalla figura mitologica del rocker ribelle, non necessariamente dalla musica.
Un altro segnale che Iggy, come sempre, non si accontenta di suonare: vuole anche raccontare, sovvertire, destabilizzare. Come fece negli anni '70 con gli Stooges, quando il punk era ancora senza nome. O come nei suoi live recenti, sempre più teatrali e fisici, dove il corpo diventa strumento, icona, limite e messaggio.
In un’epoca in cui molte star calcano il palco per nostalgia, Iggy Pop rilancia l’idea che anche la fine di uno spettacolo può essere parte dello spettacolo. E che nel rock – come nella vita – morire sul palco (in senso metaforico) può voler dire semplicemente rinascere altrove.
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