Cultura e società
Uno dei gioielli della ciclofficina
Una ciclofficina che è al tempo stesso biblioteca ed un bike sharing di bici d’epoca per un progetto unico al mondo.
Nella giornata di ieri è stata inaugurata nel centro storico di Città di Castello la nuova sede di R.S.C. (Registro Storico Cicli) che d’ora in avanti sarà punto di riferimento per tutti gli appassionati di cicli e ciclismo d’antan.
Tante le bici storiche in esposizione durante l’inaugurazione ma a farla da padrone è stato un biciclo del 1860, appartenente al collezionista Gabrio Spapperi, il cui nonno, Gabriele Spapperi, tra gli anni ‘20 e ‘30 del Novecento, era proprietario a Lerchi di una ciclofficina con 11 dipendenti. Le bici “Cicli Gabriele” erano particolarmente apprezzate dai corridori del tempo e addirittura si racconta che lo stesso Gino Bartali, spostandosi tra Firenze ed Assisi durante la seconda guerra mondiale, trovandosi a Nuvole, alla periferia di Città di Castello, si rivolse proprio a Spapperi per avere dei pezzi di ricambio.
L’associazione oltre alle bici, con il suo lavoro, ha raccolto negli anni numeroso materiale librario e cataloghi d’epoca tanto da creare una piccola biblioteca.
Un vero e proprio salto nel tempo, un tuffo nel passato di quando i mezzi a motore non avevano invaso i nostri centri e la gente si muoveva a piedi o in bicicletta. Nella nuova sede, protagonisti sono le bici con freni a bacchetta e il ciclismo d’epoca. “Apriamo questa sede con l’idea di proporre un punto di ritrovo per gli appassionati di ciclismo e di biciclette d’epoca - ha spiegato Silvio Antoniucci, presidente dell’associazione - e siamo fieri di proporre alla città un punto di riferimento come ciclofficina, per il bagaglio culturale e per le conoscenze legate al restauro delle bici d’epoca, ma anche per un servizio di bike sharing unico al mondo”.
Riguardo a questo l’associazione sposa in pieno l’idea di rallentare i ritmi della vita quotidiana cui siamo oggi abituati e puntare su un guardare indietro, a quando la vita scorreva più lenta, con i tempi dettati dal ritmo dei pedali. “Stiamo lavorando - ha aggiunto il presidente - per mettere in piedi un servizio in cui chiunque potrà esplorare la città e i suoi dintorni, utilizzando biciclette con freni a bacchetta, messe a disposizione da alcuni associati”.
Questo servizio, nella formula di scoperta lenta del territorio, legata anche alle bici d’epoca risulterà unica nel suo genere. “È una bellissima novità per la città, la nostra Regione e per tutti coloro che sono appassionati e cultori della storia delle due ruote, dei turisti, che da oggi avranno a disposizione un punto di riferimento anche per approfondire le proprie conoscenze in materia, consultare una ricca biblioteca e salire in sella ad una bici d’altri tempi, per un giro in città fra palazzi e monumenti. “Da oggi, grazie al Registro Storico Cicli, la nostra città potrà offrire opportunità uniche ed esperienze davvero originali”, ha dichiarato il sindaco Luca Secondi, subito dopo la cerimonia di inaugurazione della nuova sede.
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