televisione
Questa sera, mercoledì 28 maggio, torna Linea di confine, in onda in seconda serata su Rai 2. Al centro del programma di Antonino Monteleone il Caso Pantani: la puntata ripercorrerà vita, trionfi e discesa agli inferi di un grande dello sport italiano, uno dei pochissimi ad aver centrato la doppietta Tour de France e Giro d’Italia. L’uomo che ha cambiato per sempre il ciclismo.
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È il 14 febbraio 2004, sono le 22.42, quando l’agenzia Ansa lancia la notizia che scuote l’Italia intera: Marco Pantani, il Pirata, è stato trovato morto nell’appartamento D5 del Residence Le Rose, a Rimini. Una fine tragica, quella del campione romagnolo, che segna l’epilogo di una storia entrata nel cuore di milioni di italiani e diventata leggenda. Ma per molti, quel racconto si era già incrinato anni prima, il 5 giugno 1999, a Madonna di Campiglio.
Quel giorno, durante il Giro d’Italia che stava dominando, Pantani viene escluso a causa di un valore di ematocrito superiore al limite consentito: per il regolamento, è doping. Marco viene squalificato, nonostante fosse ormai lanciato verso la vittoria. "Mi hanno fregato", dirà. Da lì inizia una discesa senza freni, tra sofferenza, accuse e isolamento.
A distanza di venticinque anni, tanti interrogativi restano senza risposta. Pantani era davvero positivo al doping? Si è suicidato? È morto per un mix accidentale di cocaina e psicofarmaci? O qualcuno lo ha ucciso? Una verità definitiva, su quella notte di San Valentino e su tutto ciò che l’ha preceduta, ancora oggi non è stata scritta.
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