Il personaggio
Jannik Sinner cambio di look per l'esordio al Roland Garros 8LaPresse)
C’è chi lo ha definito audace, chi insolito, chi semplicemente “inaspettato”. Ma una cosa è certa: il debutto di Jannik Sinner al Roland Garros 2025 non è passato inosservato, e non solo per il solido successo contro Arthur Rinderknech. A far parlare, ancora prima dei colpi vincenti, è stato il suo outfit firmato Nike: una maglietta verde acceso, pantaloncini e cappellino blu scuro. Una combinazione cromatica che si discosta nettamente dalle sue scelte abituali.
Fino a ieri, infatti, Sinner era noto per uno stile sobrio, quasi monocromatico. Agli Internazionali d’Italia aveva dichiarato apertamente: “A me piace indossare completi di un solo colore. Penso che mi stiano bene. Non mi piacciono outfit gialli, arancioni o di questi colori chiari, ma preferisco quelli scuri” (La Cronaca 24, 26 maggio). Eppure, sulla terra rossa di Parigi, ha deciso di cambiare spartito.
La nuova scelta cromatica ha sorpreso tifosi e addetti ai lavori. C’è chi ha apprezzato il cambio di passo, trovandolo fresco e dinamico, in linea con l’arrivo dell’estate e con la rinnovata energia del tennista, reduce da uno stop forzato. Altri, sui social, hanno manifestato perplessità: su X (ex Twitter), si leggono commenti come “Look anni ’80, ma almeno si fa notare” o “Elegante? Forse no. Ma coraggioso, sì”.
D’altronde, Sinner non è mai stato un personaggio costruito. E proprio per questo, un gesto così spontaneamente fuori schema fa riflettere. È il segnale di un atleta che cresce, che sperimenta, che si concede libertà. Che – magari – si diverte anche un po’.
Il Roland Garros 2025 rappresenta per Jannik un momento chiave, sia dal punto di vista sportivo che mediatico. Il ritorno dopo uno stop di tre mesi, la pressione del numero uno del mondo, le attese degli appassionati. Ma anche il desiderio di mostrarsi in una nuova luce. Lo conferma la cura con cui Nike ha costruito questo completo, parte della linea “Summer Slam Paris”, pensata proprio per affiancare ai match una narrazione visiva riconoscibile.
E se è vero che nel tennis contemporaneo l'immagine è parte integrante del gioco, allora questa scelta cromatica – verde e blu, forte e fuori dagli schemi – racconta qualcosa di più: un Sinner meno “geometrico” e più espressivo, che non teme di sorprendere anche fuori dal campo.
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