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Tozzi e Favata in Mediteraneo: le radici di un mito. Così Marsciano entra in Suoni Controvento

Un esperto della terra e un musicista insieme il 20 luglio nell'incantevole Rocca di Sant'Apollinare di Spina

Nicola Uras

26 Maggio 2025, 21:18

Tozzi e Favata in Mediteraneo: le radici di un mito. Così Marsciano entra in Suoni Controvento

Tozzi (a sinistra) e Favata (a destra)

Marsciano si unisce al novero dei Comuni che ospitano il festival estivo di arti performative Suoni Controvento. Il prossimo 20 luglio, alle ore 21, l'incantevole Rocca di Sant'Apollinare di Spina si convertirà in palcoscenico per "Mediterraneo: le radici di un mito", uno spettacolo che combina narrazione e musica, con protagonisti Mario Tozzi (voce) ed Enzo Favata (sassofoni, clarinetti, elettronica).



"Siamo molto orgogliosi di vedere Marsciano entrare nel programma di Suoni Controvento, un festival di grande valore artistico e culturale," ha dichiarato Michele Capoccia, assessore al Turismo del Comune di Marsciano. "La scelta del nostro territorio come tappa di questa rassegna è un riconoscimento importante. Essa valorizza la bellezza del luogo prescelto per il concerto e la particolarità degli artisti coinvolti: un connubio perfetto, che saprà regalare un’esperienza unica. È un piacere poter arricchire l’estate marscianese con un appuntamento di qualità, che si integra armoniosamente nella nostra offerta culturale e turistica. Colgo l'occasione per ringraziare i mecenati del Castello di Montevibiano per il sostegno nell'ambito del progetto Art Bonus".



Lo spettacolo unisce un esperto della terra e un musicista che ha fatto della tradizione musicale della sua regione una cifra stilistica unica. Mario Tozzi, geologo noto al grande pubblico per le sue apparizioni televisive, ed Enzo Favata, sassofonista jazz di fama internazionale, esplorano il Mediterraneo attraverso la lente della geologia, una scienza tanto affascinante quanto spesso trascurata, e della musica che si muove tra passato e futuro. Da questo incontro emerge un affresco inedito del mito di Atlantide, una pellicola senza immagini narrata attraverso parole e suoni, che dà vita a paesaggi arcaici, miti dimenticati e ricerca scientifica. Lo spettacolo rivela agli spettatori una geografia antica, nascosta tra le stratificazioni delle ere geologiche e preistoriche.

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