Vicenda
Il ritrovamento e la consegna della Madonna del melograno da parte dei carabinieri
Era la notte tra il 18 e 19 marzo del 1979 quando a Gubbio, approfittando della momentanea disattivazione dell'allarme, ladri entrarono nel museo di Palazzo dei Consoli calandosi da una delle finestre e portando via una delle preziose opere custodite al suo interno la Madonna del Melograno. Il rocambolesco furto subito sembrò messo a segno su commissione. Da quel momento il Comando Carabinieri TPC ha avviato un’intensa attività di ricerca, anche attraverso la diffusione di quanto accaduto su media nazionali e trasmissioni televisive. Si è rivelata poi fondamentale l’inserzione della foto della tavola nella “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti” e nel Bollettino delle opere d’arte trafugate del 1982 e dopo 45 anni, l'11 dicembre del 2024 il dipinto è tornato a casa.
Il racconto di questi quarantacinque anni di assenza e la ricostruzione che ne hanno segnato il furto e il successivo recupero saranno al centro dell'iniziativa che Comune di Gubbio e Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università degli Studi di Perugia hanno in programma giovedì 22 maggio alle 17.30 al Complesso di San Benedetto, dal titolo “La Madonna del Melograno, furto e recupero di una tavola del XV secolo”, all'interno del programma nazionale de “Il maggio dei libri”. Ad aprire i lavori con un saluto istituzionale sarà il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, seguito da interventi della direttrice della Scuola di Specializzazione, Cristina Galassi, e di rappresentanti del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, del Centro di eccellenza Smaart, del direttore del Museo civico del Palazzo dei Consoli Roberto Borsellini e altri ospiti, tra i quali Mourad Ghammam, che ha per caso ritrovato il quadro, e Marco Minghetti, cui l’opera era stata regalata.
La riconsegna della Madonna del Melograno nel dicembre del 2024
Nel tempo, l’opera era stata nascosta in vari luoghi fino a essere ritrovata da Mourad Ghammam in un magazzino sotterraneo a Imola, che l’ha ceduta a un nuovo possessore, Marco Minghetti, ignaro del suo valore e della sua provenienza. Ma quest’ultimo, una volta compreso il possibile rilievo del dipinto, ha contattato i Carabinieri del Nucleo TPC di Bologna che hanno avviato le verifiche.
Grazie all’esame autoptico condotto dai funzionari della del Comune di Gubbio c'è stato il riconoscimento definitivo dell'opera e sono stati anche individuati due fori sulla cornice compatibili con l’antica targhetta inventariale. Al termine delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, è stata disposta la restituzione della tavola quattrocentesca al Comune di Gubbio. Il ritorno della “Madonna del Melograno” è stato celebrato, come detto, l’11 dicembre 2024 scorso con un evento pubblico che ha incluso una sonata straordinaria del Campanone di Palazzo dei Consoli e visite guidate per le scolaresche.
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