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Davide Lacerenza (foto via lacerenza_fanpage su Instagram)
Il caso Gintoneria è ancora al centro della nuova puntata de Lo Stato delle Cose. Dietro alla gestione del locale di Davide Lacerenza erano presenti più attori, da Stefania Nobile a Davide Ariganello, definito dai magistrati il vero factotum.
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Davide Ariganello è il braccio destro di Lacerenza nella gestione del locale milanese La Gintoneria. Originario di Messina, classe 1997, Ariganello viene definito dipendente e factotum di Lacerenza dagli inquirenti.
Ariganello è agli arresti domiciliari, dal 4 marzo 2025, accusato di sfruttamento della prostituzione, spaccio di stupefacenti e autoriciclaggio. Secondo quanto emerge dalle indagini, il giovane - detto Righello - avrebbe avuto il compito di reclutare delle ragazze per farle prostituire, favorendo l'esercizio della prostituzione di queste donne per adescare clienti ai quali avrebbe offerto pacchetti con droga, alcol ed escort.
Righello si sarebbe occupato anche del servizio di delivery della Gintoneria, che prevedeva la consegna a domicilio di sostanze stupefacenti ed escort per i clienti più facoltosi e importanti. Il giovane avrebbe avuto piena libertà e autonomia nella gestione delle ragazze e nei pagamenti.
Secondo testimonianze, il rapporto tra Lacerenza e Ariganello andava oltre la semplice collaborazione lavorativa. Alcuni riportano che tra i due c'ea un rapporto simile a quello tra padre e figlio, un legame che viene confermato anche nelle intercettazioni tra il proprietario della Gintoneria e Righello: "Per me sono un peso, però se tu vuoi, sei mio figlio" - avrebbe detto Lacerenza. Una dinamica quasi familiare, che emerge nelle grandi responsabilità assunte dal 27enne negli affari illeciti del locale milanese.
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