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Il personaggio

Terni, la storia del professore socialista Giovanni Colasanti raccontata in un libro da Sergio Bellezza

La presentazione del libro, edito dalla Thyrus, si svolgerà martedì 6 maggio, alle 16.30, nei locali della Biblioteca comunale di Terni

Antonio Mosca

02 Maggio 2025, 15:55

terni libro partito socialista

Sergio Bellezza ha scritto un libro su Giovanni Colasanti

Giovanni Colasanti. Una vita per la storia, la libertà e il socialismo”: è questo il titolo del libro di Sergio Bellezza che sarà presentato martedì 6 maggio, alle 16.30, a Terni, al Caffè letterario della Bct. Oltre all’autore interverranno: Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Buozzi, lo storico Angelo Bitti, Domenico Cialfi, presidente del Centro studi storici di Terni, e Franca Nesta, coordinatrice della Bct.

Il libro, edito dalla Thyrus, inserito nella biblioteca di Memoria Storica, racconta la storia personale di Giovanni Colasanti, politico, archeologo e letterato. "La sua vita - scrive Giorgio Benvenuto - si intreccia con quella del Partito Socialista, l'uno e l'altro tesi a valorizzare la dignità delle persone, arricchirne la conoscenza, creare solidarietà umana tra la gente". Nativo di Ceprano, in Ciociaria, partecipò fin da ragazzo agli scioperi operai e alle proteste dei contadini. Studiò all'Università col professor Beloch, storico tedesco naturalizzato italiano. Conseguita la laurea, Colasanti abbracciò l'insegnamento e dopo Penna e Rieti arrivò come professore dell’istituto tecnico a Terni. Aderì su posizioni riformiste al Psi, nella cui sezione trovò compagni come Pietro Farini, Alessandro Romagnoli e Tito Oro Nobili, a cui s'aggiunse poi Angelica Balabanoff. Antimilitarista si battè contro la guerra di Libia; si autoaccusò a difesa dei suoi alunni, che avevano divulgato uno scritto antimilitarista, mentre alla stazione i socialisti cercavano di fermare una tradotta di richiamati ternani. Promosse la formazione di leghe contadine. Si scontrò con l'Acciaieria, rileva il professor Domenico Cialfi, "contestandone con rilievi storico-sociologici la realtà di fabbrica e la politica opportunista, arrivando addirittura a chiedere la sua statalizzazione".

I socialisti di Todi e Ceccano lo vollero candidato nei loro collegi elettorali, quelli di Terni lo elessero in Comune con un alto numero di preferenze. Redattore de la Turbina, diventò nel corso della Grande guerra corrispondente del Messaggero. Il tentativo di creare un sezione del Psri lo isolò politicamente, spingendolo ad emigrare a Costantinopoli come insegnante e giornalista. Al ritorno trovò l’Italia fascista contro cui si battè a lungo. Un bel libro, un libro impegnativo che, sempre a detta di Benvenuto, attraverso le vicissitudini di un apostolo dimenticato del socialismo, ricostruisce pagine di storia locali e nazionali.

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