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L'OMICIDIO

Agata Scuto, il caso della ragazza 22enne di Acireale: la scomparsa, l'arresto dopo 10 anni, il movente e l'ergastolo a Rosario Palermo

Andrea Pescari

29 Aprile 2025, 20:00

Agata Scuto, il caso della ragazza 22enne di Acireale: la scomparsa, l'arresto dopo 10 anni, il movente e l'ergastolo a Rosario Palermo

Agata Scuto

E' scomparsa ad Acireale il 4 giugno 2012 quando al tempo, Agata Scuto, aveva 22 anni. Il corpo della ragazza, malata di epilessia e portatrice di una menomazione al braccio e alla gamba, non è mai stato trovato. Nel 2020 sono state avviate le indagini a seguito delle notizie acquisite durante la trasmissione Chi l'ha Visto? di Rai 3, dove una persona, all'epoca non identificata, aveva affermato che il corpo di Agata Scuto era nascosto nella cantina della casa della madre. I carabinieri di Acireale, avvalendosi anche di nuovi strumenti tecnologici, non avevano trovato il corpo della 22enne né nella cantina né nel terreno circostante l'abitazione familiare. Tuttavia, ascoltati numerosi testimoni, si era passati poi a verificare gli spostamenti dei famigliari della ragazza, tra cui quelli di Rosario Palermo, all'epoca convivente della madre di Agata.

La svolta nelle indagini arriva nel 2022, quando Rosario Palermo viene arrestato poiché ritenuto ritenuto responsabile dell'omicidio aggravato e dell'occultamento del cadavere. I carabinieri della Compagnia di Acireale hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip, su richiesta della procura distrettuale di Catania, il 17 gennaio. L’indagine, spiegano gli inquirenti, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo in ragione sia del rapporto particolare che egli aveva instaurato nell’ultimo periodo con la ragazza – la quale non usciva mai di casa da sola, né intratteneva rapporti con altre persone – sia delle falsità delle notizie fornite agli inquirenti dall'uomo circa i suoi spostamenti il giorno della scomparsa di Agata.

La mamma della ragazza dopo l'arresto dell'ex compagno Rosario, dice all'inviato della trasmissione Francesco Paolo Del Re: "Pensavo che mia figlia fosse ancora viva, mi sono fidata di una persona che credevo di famiglia". Secondo la procura, il giorno della scomparsa di Agata Scuto, Palermo "non si era recato né a raccogliere lumache nella piana di Catania né a raccogliere origano sull'Etna, come dallo stesso sostenuto negli interrogatori". Il sospetto degli inquirenti è che l'uomo "avrebbe cercato di inquinare le prove, non solo ottenendo da dei suoi conoscenti la conferma del suo falso alibi, ma addirittura predisponendo una complessa messa in scena per simulare delle tracce tali da giustificare la ragione per la quale il giorno della scomparsa di Agata si era gravemente ferito ad una gamba" sostenendo che era stato a causa di una caduta in montagna. "Al fine di inquinare le prove, l'indagato, durante le restrizioni alla libera circolazione dovute alla pandemia, spiega la Procura - avrebbe cercato di nascondere in una località sull'Etna un tondino di ferro intriso del suo sangue, tondino che avrebbe voluto fare ritrovare il giorno del suo arresto al fine di dimostrare il suo alibi e la sua innocenza".

L'11 ottobre 2022 è iniziato il processo. "Rosario Palermo ha ribadito la sua innocenza. Ha ammesso i depistaggi, fatti perché temeva di essere incolpato di qualcosa che sa di non aver commesso. Frasi intercettate frutto di un delirio per lo stesso motivo". Sono le parole dell'avvocato Marco Tringali, legale dell’ex compagno della madre della ragazza, nel maggio 2023. Dopo 12 anni dalla scomparsa di Agata Scuto, un tribunale conferma che la giovane è stata uccisa e il suo corpo occultato, quasi certamente bruciato nelle campagne di Pachino nel siracusano. La terza Corte d'assise di Catania, presieduta da Sebastiano Migmeni, ha condannato all'ergastolo Rosario Palermo, 63 anni, per l'omicidio e l'occultamento del cadavere.

Secondo la corte la 22enne figlia dell'allora compagna di Palermo, è stata uccisa per evitare che si scoprisse che la giovane, con la quale l'uomo avrebbe avuto una relazione segreta, era rimasta incinta. La Corte ha disposto anche l'isolamento diurno per un anno e il risarcimento alle parti civili da quantificare in sede separata. La sentenza accoglie integralmente le richieste del Pm Francesco Puleio. "Non è vero che ha confessato, ricorreremo in appello", dice il suo legale. "Fatta giustizia, mia figlia può riposare in pace, spero si trovi il corpo. Con lui vivevo nella paura", il primo commento della mamma Mariella. "Dica dove sono le sue ossa", quello dello zio paterno Daniele.

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