IL PERSONAGGIO
Vito Amato
Vito Amato, giovane attore campano, è una delle nuove rivelazioni de Il Paradiso delle Signore, dove interpreta il poliziotto Mimmo Burgio. Entrato nel cast da pochi mesi, Vito ha subito conquistato il pubblico con una recitazione autentica e rispettosa della tradizione. "Mimmo è come un bambino che sta scoprendo il mondo", racconta. Cresciuto in teatro, figlio d’arte, Vito ha lavorato con impegno per dare profondità al suo personaggio, scavando oltre le apparenze senza mai giudicarlo. "Vengo dal teatro, il duro lavoro non mi spaventa", dice sorridendo. Prima del Paradiso, aveva già fatto capolino in Un Posto al Sole e Mina Settembre. Ora, oltre alla fiction di Rai 1, è impegnato nella tournée teatrale di Cuore Puro, tratto da un libro di Roberto Saviano.
Visualizza questo post su Instagram
Fondamentale, nel percorso di Mimmo, è il rapporto con Agata, un personaggio che "è diventato per lui un punto di riferimento importante". Come sottolinea Vito: "Agata sta aiutando Mimmo a costruirsi una nuova vita a Milano, una città moderna e lontana dalle sue origini". Per calarsi nei panni del poliziotto, Vito ha studiato a fondo: "Mi sono documentato su come si viveva in quegli anni, sulle divise, sulle movenze. Non mi sono fermato a giudicare Mimmo per le frasi infelici che dice: ho cercato di capirlo, di andare oltre".
Appassionato da sempre di produzioni in costume, Vito conosceva Il Paradiso delle Signore: "Avevo visto alcune puntate delle prime stagioni, in prima serata. Mi è sempre piaciuto il modo in cui racconta gli anni ’60, un’epoca affascinante per chi l’ha vissuta e per chi la scopre attraverso la fiction". Se all'inizio Mimmo aveva suscitato qualche critica sui social per il suo modo di pensare, oggi il pubblico sta imparando ad apprezzarne il percorso di crescita: "Vedo che la gente comincia a capirlo e ad amarlo, come è successo a me", dice Vito con orgoglio. La passione per la recitazione è nata presto, quasi naturalmente: "Sono cresciuto tra danza e musical, grazie a mia madre. A cinque anni ero già su un palco, e a undici ho cominciato a studiare seriamente".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy