Musica
Il concerto di Jovanotti a Roma
Nonostante la commozione per la scomparsa di Papa Francesco, le date romane del tour di Jovanotti, in programma a partire da lunedì 22 aprile, sono confermate. A comunicarlo è lo stesso artista, attraverso una Instagram story pubblicata nelle ore successive alla diffusione della notizia.
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"Tutta la squadra di PalaJova è arrivata a Roma ieri mattina e come tutti abbiamo appreso in diretta la notizia della morte di Papa Francesco. Suoneremo a Roma a partire da stasera. Moltissimi hanno programmato da tempo di partecipare a questi concerti, in molti arrivando a Roma da lontano. Suoneremo e realizzeremo i concerti romani con tutto il nostro slancio e la nostra passione di sempre e più di sempre", aggiunge l’artista, confermando la volontà di andare avanti, nel rispetto del pubblico e dello spirito che da sempre anima i suoi spettacoli.
Un pensiero speciale è poi dedicato a Papa Francesco, con parole di grande affetto: "Volevamo bene a Francesco e soprattutto lui ne voleva a noi tutti 9 miliardi di abitanti del mondo, ce lo ha ripetuto ogni giorno del suo pontificato. La sua presenza è stata un dono per tutti, non lo dimenticheremo. Dedicheremo i nostri spettacoli a una delle parole che Papa Francesco ha pronunciato più spesso: gioia". Già nella giornata di domenica 21 aprile, subito dopo la diffusione della notizia della morte del Pontefice, Jovanotti aveva affidato ai social un messaggio silenzioso ma carico di significato: una sua foto insieme al Papa, accompagnata da un solo simbolo, un cuore.
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Nella giornata di ieri il cantante è salito sul palco con la sua inconfondibile energia travolgente e sui social ha scritto: "Suonare a Roma è sempre speciale. Qui sono nato e ho vissuto fino a 20 anni, qui ho avuto il mio primo vero ingaggio da DJ di club e radio e qui, proprio in questo palasport ho visto il mio primo grande concerto, era Pino Daniele e poi molti altri fondamentali per farmi innamorare di questa possibilità". Jovanotti infine ricorda i concerti fatti "con la mia mamma che mi guardava dalle tribune contenta di sapermi nel posto dove avevo sognato di stare (il mio babbo invece rimaneva intorno al palco gli piaceva stare dove avveniva il lavoro). Quando suoniamo a Roma ci penso sempre, non è un pensiero triste, è la vita. Ieri sera ho abbracciato un po’ di amici e mi ha fatto piacere. Gran bel concerto, belli voi tutti! grazie!".
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