IL DELITTO
Gianni Versace ed Elton John
Miami Beach, 15 luglio 1997. Sono le 8.45 quando Gianni Versace, 50 anni, icona indiscussa della moda internazionale, rientra nella sua sontuosa residenza in stile Art Déco, Casa Casuarina, dopo la consueta passeggiata mattutina per acquistare riviste e quotidiani. Un rituale semplice, quotidiano, che nasconde però l’ultima immagine di normalità prima del dramma.
Gianni e Donatella Versace
Ad attenderlo, davanti al cancello, c’è Andrew Cunanan, un giovane dai tratti affilati e lo sguardo cupo. L’incontro dura pochi istanti: due colpi di pistola, uno alla nuca, l’altro sparato a bruciapelo in volto, chiudono per sempre la parabola terrena dello stilista che aveva vestito regine, popstar e dive di tutto il mondo. A soccorrerlo è il compagno di una vita, Antonio D’Amico, ma per Gianni non c’è più nulla da fare.
Il nome dell’assassino circola già pochi minuti dopo la tragedia. Andrew Cunanan, 27 anni, è noto alle forze dell’ordine: ricercato per quattro omicidi commessi nei mesi precedenti tra Minneapolis, Chicago e New Jersey. È un uomo in fuga, un giovane dai mille volti e dalle mille menzogne, che passa da una vita agiata fatta di relazioni con uomini benestanti a una spirale di violenza e autodistruzione.
Gianni Versace con Carla Bruni e Naomi Campbell
Ma perché proprio Gianni Versace? È questa la domanda che ancora oggi non trova risposta. Le ipotesi si accavallano: si è parlato di una vendetta legata all’HIV, di una rapina, perfino di un coinvolgimento della mafia o di un passato oscuro che Cunanan avrebbe voluto colpire simbolicamente. C’è anche chi sostiene che i due si conoscessero davvero e si fossero incontrati nel 1990 in un bar gay di San Francisco. Ma il compagno dello stilista ha sempre negato questa versione. E Cunanan, morto suicida otto giorni dopo, non ha mai potuto confermare o smentire.
Il mondo piange Gianni Versace. Il suo funerale si celebra a Milano, in Duomo, il 22 luglio 1997. Tra gli ospiti ci sono alcuni dei nomi più noti della cultura pop e dello spettacolo: Elton John, Sting, Madonna, Naomi Campbell. In prima fila, silenziosa e dolente, Lady Diana, amica personale dello stilista, che morirà a sua volta solo sei settimane dopo.
Gianni Versace ed Elton John
È un addio in mondovisione, carico di simboli, eleganza, lacrime e lutto. Un funerale che segna la fine di un’epoca: quella della moda come sogno, eccesso, spettacolo. Con Versace se ne va non solo un genio creativo, ma anche l’ultimo vero stilista che seppe mescolare arte e trasgressione, sensualità e colore, corpo e immaginario.
Lady Diana ed Elton John durante i funerali di Gianni Versace nel 1997
Dopo la sua morte, la maison Versace passa nelle mani della sorella Donatella, che ha il compito, arduo e carico di aspettative, di continuare la visione del fratello. Lo fa tra alti e bassi, tra rivoluzioni estetiche e fedeltà alle origini. Il 10 aprile 2025, il Gruppo Prada ha annunciato l'acquisizione del 100% di Versace da Capri Holdings per un valore di 1,25 miliardi di euro. Questa operazione segna un importante passo nel panorama del lusso italiano, riportando Versace sotto il controllo di una società italiana dopo una parentesi americana iniziata nel 2018.
A quasi trent’anni di distanza, l’omicidio di Gianni Versace resta uno dei casi più oscuri e irrisolti della cronaca moderna. Nonostante le ricostruzioni, le indagini e le ipotesi, nessuno conosce con certezza la verità. Andrew Cunanan ha portato con sé, nella sua morte solitaria e silenziosa, il segreto di quel gesto estremo.
Gianni Versace
E forse proprio per questo, la vicenda continua ad affascinare e inquietare. Ma ciò che resta, oltre al mistero, è l’impronta indelebile che Gianni Versace ha lasciato nel mondo. Una firma stilistica che ha rivoluzionato il concetto di moda e ha reso il corpo umano una tela su cui dipingere potere, sensualità e libertà.
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