La storia
Agostina Segatori, la musa di Vincent Van Gogh
Agostina Segatori, scopri la storia della musa di Vincent Van Gogh, nata ad Ancona il 9 ottobre 1841 e deceduta a Parigi il 3 aprile 1910 e simbolo di una delle figure più affascinanti ed enigmatiche dell’arte del XIX secolo. Modella italiana dai tratti inconfondibili, ha posato per una pletora di celebri artisti, tra cui Jean-Baptiste Camille Corot, Édouard Joseph Dantan, Jean-Léon Gérôme, Eugène Delacroix, Édouard Manet e Vincent Van Gogh. Sebbene della sua infanzia e adolescenza si sappia poco, il suo nome inizia a brillare nelle cronache artistiche parigine a partire dal 1860, quando si trasferisce nella capitale francese, cuore pulsante dell’arte e della cultura dell'epoca. È qui che attira l’attenzione di Manet, il primo grande artista a sceglierla come musa, aprendo la strada a collaborazioni con pittori di fama internazionale.
In aggiunta alla sua carriera come modella, Agostina Segatori è ricordata per essere stata l'intraprendente proprietaria del rinomato Café du Tambourin, situato al numero 62 di Boulevard de Clichy a Parigi, un luogo che divenne punto di incontro per artisti e intellettuali dell’epoca. Si narra che all’interno di questo vibrante locale, Segatori abbia conosciuto e affascinato Vincent Van Gogh, alimentando l’aura di mistero e fascino che la circondava. Un aspetto particolare della sua vita è la burrascosa relazione con il pittore parigino Edward Dantan, iniziata nel 1873 e durata fino al 1884. Una liaison appassionata che non solo segnò profondamente l'esistenza di Agostina, ma che le regalò anche la gioia della maternità, con la nascita di un figlio. Agostina Segatori rimane un simbolo indelebile della Belle Époque, un’epoca caratterizzata da fervore artistico e culturale. La sua storia, costellata di successi, passioni e un pizzico di mistero, continua a incantare estimatori d’arte e storici, rendendola un’icona senza tempo.
Durante il suo soggiorno a Parigi, Vincent Van Gogh stabilisce un legame significativo con la modella italiana Agostina Segatori. Le cronache dell'epoca suggeriscono che i due abbiano avuto una relazione nella primavera del 1887. Nonostante la scarsa corrispondenza documentata, dovuta in parte alla coabitazione di Van Gogh con suo fratello Theo, l'artista menziona Segatori in almeno due lettere, confermando il legame tra i due. Il pittore Émile Bernard, intimo amico di Van Gogh, corroborò l'esistenza della relazione in un suo scritto, sottolineando il forte attaccamento tra l'artista olandese e la Segatori. Van Gogh immortalò la modella in due ritratti e in numerosi nudi ad olio, testimonianza visiva della loro vicinanza. Non meno importante è il ruolo che Agostina Segatori ebbe nel promuovere l'arte di Van Gogh. Fu lei, infatti, a organizzare la prima esposizione delle opere dell'artista nel suo locale parigino. Tuttavia, al termine della loro breve ma intensa storia, Segatori trattenne le opere esposte. La vita della modella, purtroppo, fu segnata dalle difficoltà economiche: perse il suo caffè e nel 1910 si spense in condizioni precarie.
Tra le opere più celebri che ritraggono la modella italiana spicca il capolavoro di Édouard Manet, intitolato Agostina, L'italienne del 1866. Attualmente, questo emblematico dipinto fa parte di una collezione privata e si trova a New York. Un altro ritratto di notevole importanza è quello realizzato da Vincent van Gogh nel 1887, intitolato L'italiana. Questo dipinto, conservato presso il Musée d'Orsay di Parigi, è eseguito con una tecnica che trae ispirazione dalle stampe giapponesi, ma è adattata al caratteristico stile del maestro olandese. Inoltre, il ritratto Donna al Café Le Tambourin, in cui la modella è raffigurata seduta a uno dei tavoli del suo locale, è custodito al Museo Van Gogh di Amsterdam. Qui è possibile ammirare oltre 200 dipinti dell'artista, tra i quali questa affascinante opera.
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