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La vera storia di Stuart Long che ha ispirato il film Father Stu: l'incidente in moto, la vocazione, la malattia e l'ultima messa

Andrea Pescari

04 Aprile 2025, 20:45

La vera storia di Stuart Long che ha ispirato il film Father Stu: l'incidente in moto, la vocazione, la malattia e l'ultima messa

La vera storia di Stuart Stu Long che ha ispirato il film Father Stu, stasera in tv venerdì 4 aprile in prima visione su Rai 2. Nella pellicola diretta da Rosalind Ross, è Mark Wahlberg a indossare i panni del pugile diventato sacerdote statunitense. La trama del film, uscito nel 2022, ripercorre la commovente storia di Stu che, dopo un grave incidente in moto per la quale rischia di perdere la vita, sopravvive e decide di darsi al sacerdozio, in cerca della sua autentica vocazione.

 

Chi è Stuart Long

Nato nel 1963 a Seattle da William Bill Long e Kathleen (Kindrick) Long cresce ad Helena, nel Montana, città natale dei due genitori in cui hanno deciso di tornare quando Stuart era bambino. Aveva una sorella, Amy, mentre suo fratello minore Stephen è morto di meningococco all'età di 4 anni. Si è diplomato alla Capital High School di Helena nel 1981, istituto in cui ha giocato a calcio e praticato wrestling. Poi ha frequentato un college cattolico privato a Helena, ha continuato a giocare a calcio per altri due anni per poi iniziare a praticare pugilato. Nella disciplina, nel 1985, vince il titolo dei pesi massimi Golden Gloves per lo stato del Montana, classificandosi poi - l'anno seguente - al secondo posto. Nel 1986 si laurea al Carroll College in letteratura inglese.

Rimane gravemente ferito dopo un incidente stradale in moto nel 1992. E' stato investito da un'auto e poi, una volta a terra, è stato centrato da un'altra vettura. Ha riportato un grave trauma al cervello e ha lottato tra la vita e la morta, per poi - quasi per miracolo - riuscire a sopravvivere. E' così che avviene la sua conversione religiosa. Ha deciso di farsi battezzare durante la veglia pasquale del 1992 per sposare la sua fidanzata cattolica, momento in cui ha sentito la chiamata al sacerdozio. Stu ha cambiato idea e ha scelto di rinunciare al matrimonio e di mettersi alla prova e, per capire se fosse davvero la sua vocazione, ha insegnato per tre anni alla Bishop Alemany High School, una scuola cattolica in California a Mission Hills. Nel 1997 ha ceduto la maggior parte dei suoi averi per iniziare a praticare la vita religiosa con i frati francescani del rinnovamento a New York. Da qui ha iniziato a fare diverse esperienze in giro per l'America. Durante la sua permanenza al seminario Mt. Angel ha avvertito qualche difficoltà a camminare.

Stuart ha scoperto di essere affetto da miosite da corpi inclusi, un raro disturbo muscolare progressivo. Con il morale a pezzi ha deciso di vivere la fede per il tempo che ancora gli restava. E' stato ordinato diacono permanente e, durante questo periodo, ha visitato il Santuario di nostra signora di Lourdes, sperando che la Vergine Maria potesse guarirlo. Secondo un suo caro amico, ha avuto un incontro mistico con Giovanna D'Arco mentre ha visitato la Cattedrale di Notre-Dame. Apparizione che lo ha convinto ad essere stato chiamato a portare la malattia per Cristo. Una volta tornato dal pellegrinaggio in Francia ha scoperto che il vescovo di Helena George ha deciso di ordinarlo sacerdote. La cerimonia è avvenuta il 14 dicembre 2007 nella cattedrale di Sant'Elena quando Stu stava in piedi grazie a delle stampelle.

Dopo l'ordinazione, Stu è stato assegnato alla Little Flower Parish nella Blackfeet Reservation a Browning, Montana, dove aveva già prestato servizio nella parrocchia durante un'estate come diacono. La gente della parrocchia ha amato e ha accolto Stu come uno di loro. Ma la parrocchia aveva diversi gradini che conducevano alla chiesa, e man mano che le condizioni di Stu peggioravano, lui ha cominciato a cadere ripetutamente. Così è stato trasferito dopo appena un anno in un'altra parrocchia. Qui è rimasto per alcuni anni prima che la diocesi decidesse che aveva bisogno di più cure. Nel 2010, dopo quattro anni di sacerdozio e all'età di 46 anni, Stu si è trasferito nella struttura Big Sky Care di Helena, usava una sedia a rotelle elettrica a tempo pieno. Il passaggio alla casa di cura è stato duro per Stu. Nel 2011, quando era diventato troppo debole per celebrare la messa, il suo caro amico Padre Bart ha unito alcune persone per aiutarlo. Durante le celebrazioni guidavano le sue dita a toccare gli oggetti giusti. Ha celebrato la sua ultima messa a fine maggio 2014 riuscendo a malapena a recitare le preghiereStu è morto il 9 giugno 2014 al Big Sky Care Center. La mamma, il papà e alcuni amici intimi erano lì con lui alla fine, entrambi avevano da poco completato il Rcia ed erano stati accolti nella Chiesa cattolica.

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