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Rita Pavone ospite di Mara Venier a Domenica In: la lunga carriera, il discusso matrimonio con Teddy Reno, la malattia

Ilaria Albanesi

23 Marzo 2025, 13:25

Rita Pavone ospite di Mara Venier a Domenica In: la lunga carriera, il discusso matrimonio con Teddy Reno, la malattia

Ospite di Mara Venier nel nuovo appuntamento dedicato alla musica di Domenica In Rita Pavone che, oltre a presentare il suo libro Gemma e le altre, dedicato a tutte le donne, si esibirà con il singolo Niente (Resilienza 74).

Rita Pavone, nome completo Rita Ori Filomena Merk-Pavone, nasce a Torino il 23 agosto 1945. Conosciuta anche come la Zanzara di Torino e soprannominata Pel di carota per il colore rosso dei suoi capelli, Pavone è una delle voci più celebri della musica pop italiana.

Fin da giovane, si distingue per il suo talento, esibendosi al Teatro Alfieri di Torino nel 1959, e guadagnandosi il soprannome di Paul Anka in gonnella grazie al repertorio di brani del celebre cantante canadese. Nel 1962, partecipa e vince la prima edizione del Festival degli sconosciuti di Ariccia, interpretando brani di Mina, evento che segna l'inizio della sua carriera. La vittoria le consente di ottenere un contratto con l'RCA Italiana, dando il via alla sua ascesa nel mondo della musica. Nel 1968 si trasferisce in Svizzera con il suo compagno Teddy Reno, che sposerà nel 1968. Con lui, avrà due figli, Alessandro e Giorgio.

Dal 1963, Rita Pavone ottiene una vasta popolarità, con vendite che superano il milione di copie dei suoi dischi. Tra i suoi successi più noti: La partita di pallone, Sul cucuzzolo, Alla mia età, Come te non c'è nessuno, e Il ballo del mattone, che dominano le hit-parade italiane. 

Nel 1965 vince il Cantagiro con Lui, seguita da numerosi successi come Solo tu e Stasera con te, sigla del programma televisivo Stasera Rita. Inizia anche a recitare in film musicarelli, come Rita, la figlia americana (1965) e Rita la zanzara(1966). Nel 1967, vince nuovamente il Cantagiro con Questo nostro amore.

La sua popolarità internazionale cresce, incide per etichette come Decca, Polydor e RCA, e diventa una star negli Stati Uniti, dove è ospite dell'Ed Sullivan Show e di altri programmi televisivi. Nel 1965, si esibisce per la prima volta alla Carnegie Hall di New York. In Germania, il suo singolo Wenn ich ein Junge wär' raggiunge il primo posto, mentre in Francia il brano Bonjour la France diventa un grande successo nel 1972, vendendo 650.000 copie e portandola al Teatro Olympia di Parigi.

Nel 1976 è ospite a Sanremo, mentre nel 1977 ottiene successo con My name is Potato, sigla del programma televisivo Rita ed io. Nel 1979, si lancia nel pop internazionale con Blame It On The Boogie e il disco Rita e l'anonima ragazzi. Negli anni 80, diventa anche autrice di alcuni brani di successo come Finito nel 1985 e pubblica Gemma e le altre nel 1989, che segna la fine della sua carriera da cantante. Nel 1991 partecipa all'album di Cristiano Malgioglio, e nel 1992 canta con Whitney Houston e Frank Sinatra. Nel 1995, recita in La dodicesima notte di Shakespeare, mentre nel 1999 interpreta Gelsomina in La strada.

Nel 2000, ritorna alla musica con I ragazzi irresistibili, e nel 2006 annuncia il suo ritiro dalle scene pubbliche. Tuttavia, nel 2013 ritorna con il doppio album Masters e il tour Rita is Back! del 2014. Nel 2020 partecipa al Festival di Sanremo con il brano Niente (Resilienza 74), segnando il suo ritorno sulla scena musicale.

Il discusso matrimonio

Il 15 marzo 1968, il matrimonio con Teddy Reno, molto discusso per la notevole differenza di età tra i due (diciannove anni), ebbe un impatto destabilizzante sulla carriera di Rita Pavone. La scelta di unirsi con un uomo già sposato e con un figlio creò un contrasto tra la sua immagine pubblica e quella privata, suscitando polemiche anche per il morboso interesse della stampa scandalistica, che alimentò l’inimicizia tra la cantante e il suo pubblico.

Nel corso di questo periodo firma per la casa discografica Ricordi, periodo che si rivelò, tuttavia, un fallimento: il singolo estivo Per tutta la vita e Dimmi ciao bambino, una traduzione di un brano tedesco, non ottenne il successo sperato, e la Pavone fu eliminata da Canzonissima. A seguito di alcune denunce presentate dalla cantante e da Teddy Reno contro la Rai per un'imitazione di Alighiero Noschese nel programma Doppia coppia, le apparizioni televisive di Rita Pavone diminuirono drasticamente.

Nel 1970, la Ricordi cercò di imporle una nuova partecipazione a Sanremo, ma la cantante rifiutò, tornando alla RCA, l'etichetta che l'aveva lanciata. Nonostante la situazione economica sfavorevole e un contratto meno vantaggioso, la RCA la mandò comunque a Sanremo con il brano Ahi ahi ragazzo!, che, sebbene non fosse apprezzato dalla Pavone, ottenne successo in Spagna e nei paesi di lingua iberica.

La malattia

Nella sua vita privata, Rita Pavone ha affrontato una malattia che l’ha portata a un passo dalla morte. In un’intervista, ha dichiarato di essere viva per miracolo. Nel 2003, la cantante si trovò a dover combattere con una patologia inaspettata. Durante le prove per uno spettacolo, mentre si trovava negli studi Rai per la registrazione di un programma, avvertì un malore improvviso, accasciandosi a terra con gli occhi sbarrati. Il tempestivo intervento della segretaria Rossella Ricciotti e del coreografo Fabrizio Mainini, che le praticarono il massaggio cardiaco, fu fondamentale per salvarle la vita.

I successivi controlli ospedalieri rivelarono che Rita Pavone aveva una placca nell’aorta che ostruiva la circolazione. "Avevo piccole fitte al petto, a cui però non ho dato nessuna importanza, cantavo e ballavo come sempre, fino a che non sono caduta a terra", ha raccontato la cantante a Domenica In. "L’aorta era quasi completamente otturata, mi hanno riportato al mondo per miracolo. Sono stata un passo dalla morte, se oggi sono qui lo devo al destino, che mi è stato amico".

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