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Teleconsiglio, è uscito al cinema il film FolleMente di Paolo Genovese: scopri il collegamento con Inside Out e con il romanzo di Pirandello

Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello esplora in profondità il conflitto tra l'immagine che ciascuno ha di sé e quella che gli altri percepiscono

Annalisa Ercolani

20 Febbraio 2025, 18:17

Teleconsiglio, esce il 20 febbraio al cinama il film FolleMente di Paolo Genovese: scopri il collegamento con Inside Out e con il romanzo di Pirandello

Teleconsiglio, il 20 febbraio è uscito al cinema FolleMente, il film di Paolo Genovese. La pellicola racconta e mette in evidenza come la nostra mente sia un luogo estremamente affollato, popolato da molteplici personalità che devono coesistere. Si alternano aspetti razionali, romantici, istintivi e talvolta anche bizzarri. Ma chi ha realmente il controllo? FolleMente narra la vicenda di un primo incontro, una vivace e spiritosa commedia romantica che ci introduce nei pensieri dei due protagonisti, svelando i complessi meccanismi che guidano le nostre azioni. Le diverse personalità prenderanno vita e si manifesteranno attraverso dialoghi, discussioni, gioie e momenti di commozione, nel tentativo di prevalere e determinare la decisione finale.

Cast

  • Edoardo Leo: Piero
  • Pilar Fogliati: Lara
  • Marco Giallini: Professore
  • Claudia Pandolfi: Alfa
  • Emanuela Fanelli: Trilli
  • Rocco Papaleo: Valium
  • Maria Chiara Giannetta: Scheggia
  • Maurizio Lastrico: Romeo
  • Vittoria Puccini: Giulietta
  • Claudio Santamaria: Eros

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Il film ricorda un po' la pellicola d'animazione Inside Out, ma Claudio Santamaria da Fabio Fazio a Che tempo che fa ha dichiarato: "Paolo Genovese ha avuto l'idea per primo", continua poi Pilar Fogliati: "Io appena ho visto Inside Out ho pensato quanto sarebbe bello farlo con gli adulti e con gli esseri umani". Piccola curiosità, ricordiamoci che proprio l'attrice ha prestato la voce ad Ansia di Inside Out 2

Il cast di FolleMente al Festival di Sanremo 2025

FolleMente e Pirandello:

La complessità dell'essere umano e le sue molteplici identità che vivono all'interno della mente, è un sicuramente il tema centrale di Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello. Grazie a Vitangelo Moscarda, il protagonista dell'opera, si esplora in profondità il conflitto tra l'immagine che ciascuno ha di sé e quella che gli altri percepiscono; Lara vorrebbe apparire agli occhi di Piero in un modo, ma sicuramente arriverà un'altra impressione e la stessa cosa Piero, da qui il conflitto delle molteplici personalità che abitano la nostra mente. La vicenda inizia con una semplice osservazione della moglie di Vitangelo, che gli fa notare un difetto fisico: il suo naso pende verso destra. Questo commento scatena in lui una profonda crisi esistenziale, portandolo a riflettere su come gli altri lo vedano. Vitangelo realizza che non è un'entità unica, ma piuttosto un insieme di centomila versioni di se stesso, ognuna delle quali è influenzata dalla percezione altrui.

La frase chiave del romanzo, che riassume questa idea, è: "Uno è l'immagine che ogni individuo ha di sé, nessuno rappresenta ciò che il protagonista sceglie di essere alla fine del racconto, e centomila ritrae l'immagine che gli altri hanno di noi". Questo conflitto interiore porta Vitangelo a una sorta di follia. Inizia a rifiutare la sua personalità e a cercare di distruggere le forme attraverso cui gli altri lo vedono. La sua ricerca di autenticità lo spinge a compiere azioni estreme, come allontanarsi dalla società e rifugiarsi in un manicomio.

Qui spera di trovare la libertà nell'essere nessuno, liberato dalle aspettative e dalle maschere sociali. Pirandello utilizza la figura di Vitangelo per criticare la superficialità delle relazioni umane e l'illusorietà delle identità sociali. Le interazioni tra i personaggi rivelano quanto sia difficile per gli individui comprendere realmente se stessi e gli altri. La società impone ruoli e aspettative che spesso non riflettono la vera essenza dell'individuo. La ricerca della verità personale diventa quindi il fulcro dell'esperienza di Vitangelo. Egli si rende conto che la sua identità è costruita su una serie di maschere e illusioni. Il romanzo invita il lettore a riflettere su quanto sia complessa la natura umana e su come le percezioni esterne possano influenzare profondamente il nostro senso di sé. 

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