televisione
Torna l'appuntamento con Report, il programma di inchieste condotto da Sigfrido Ranucci stasera in tv domenica 16 febbraio su Rai 3 dalle ore 20.30.
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Elon Musk è attualmente l’uomo più ricco del mondo e uno degli individui più influenti a livello globale. Considerato il vero braccio destro dell’ex presidente americano Donald Trump, ha finanziato la sua campagna elettorale con 250 milioni di dollari. Il suo ruolo è cruciale in diversi settori tecnologici, dalle auto elettriche ai social network, dalla robotica ai lanci spaziali e alle telecomunicazioni, inclusi i satelliti con rilevanti implicazioni militari.
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Il reportage "The Rocket Man" di Manuele Bonaccorsi, con la collaborazione di Madi Ferrucci, approfondisce il suo operato. Oggi il miliardario sudafricano è sceso nell’agone politico europeo: grande sostenitore di Giorgia Meloni, si è schierato con i partiti di estrema destra nel Regno Unito e in Germania, dove ha dichiarato il suo sostegno al movimento anti-immigrazione Alternative für Deutschland. Una scelta controversa, che non è mossa solo da ragioni ideali. Il connubio tra politica e affari, spesso garantiti da ingenti finanziamenti pubblici, è centrale per i business di Musk. Le telecamere di Report sono arrivate fino al confine meridionale del Texas, dove avvengono i lanci spaziali di SpaceX; e in Germania, dove anche grazie a Musk e alla sua influenza sul social X, l’estrema destra è in vantaggio per le prossime elezioni. E infine a Bruxelles, dove in molti storcono la bocca per l’intenzione del governo Meloni di affidare proprio a Musk le delicate comunicazioni militari, proprio mentre Musk viola ogni regola sulla neutralità dei social network. L’Ue si sta attrezzando per garantire la propria indipendenza dagli Usa nello spazio e nelle comunicazioni satellitari, ma l’Italia parrebbe voler andare in un’altra direzione.
La seconda inchiesta di Report, a cura di Giulio Valesini, Cataldo Ciccolella e Lidia Galeazzo, affronta il tema della sicurezza energetica nazionale. Dopo l'invasione russa dell'Ucraina, l'Italia ha avviato la costruzione di nuovi rigassificatori per ridurre la dipendenza dal gas russo. Tra questi, il progetto FRSU di Ravenna sarà in grado di coprire il 40% del fabbisogno nazionale. Tuttavia, emerge un’inquietante contraddizione: alcune delle aziende coinvolte in questi lavori sarebbero legate a imprenditori russi vicini a Putin, sollevando interrogativi sulla reale indipendenza energetica dell’Italia.
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L’inchiesta I favoriti di Brugnaro, a cura di Walter Molino e Andrea Tornago, si concentra sull’indagine Palude della Procura di Venezia. Questa avrebbe rivelato un sistema di corruzione e conflitti d’interessi che ha favorito una rete di imprenditori legati al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. In particolare, emerge che molti di loro avrebbero sponsorizzato la Reyer, la squadra di basket del sindaco, in cambio di vantaggi economici.
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L’ultima inchiesta della puntata, Lab Report: l’artificio dei fuochi, a cura di Chiara De Luca con la collaborazione di Eleonora Numico, esplora il settore dei fuochi d’artificio in Italia, un’industria con una lunga tradizione e circa 1600 attività operative. Tuttavia, dietro lo spettacolo pirotecnico si celano anche aspetti oscuri: la criminalità organizzata utilizza i fuochi d’artificio per inviare messaggi e segnali specifici. Il reportage analizza il lato nascosto di questo mondo, tra arte e illegalità.
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