la storia
M - il figlio del secolo, la serie tv tratta dall'omonimo libro di Antonio Scurati, arriva stasera al suo quinto e sesto appuntamento. L'ascesa al potere di Benito Mussolini si trova a un punto cruciale, dove deve superare gli ultimi ostacoli che lo separano dalla fascistizzazione dell'intero paese: la chiesa, l'opposizione e la nascita di dissidenti all'interno del partito.
Nel tema dei rapporti con la chiesa, la figura centrale della lotta cattolica al fascismo è quella di Don Luigi Sturzo, convinto antifascista e uno degli oppositori principali del governo di Benito Mussolini.
Fondatore del Partito Popolare Italiano, si pronuncia fin da subito contro l'avanzare del potere fascista ma, nonostante la sua ferma opposizione, nel 1923 il suo partito decide comunque di appoggiare il primo governo Mussolini, dopo la marcia su Roma.
Nel corso del IV congresso nazionale del PPI, tenutosi a Torino dal 12 al 14 aprile 1923, Sturzo sottolinea l'impossibilità per i valori del Partito Popolare e del cattolicesimo di coincidere con quelli del movimento mussoliniano, facendo prevalere la tesi dell'incompatibilità tra la concezione popolare dello stato, e quella totalitaria del fascismo. A questo, aggiunge la ferma protesta contro il sistema elettorale imposto dal governo, chiedendo il mantenimento del sistema elettorale proporzionale e l'inserimento del fascismo all'interno del quadro istituzionale.
La posizione assunta da Sturzo al IV congresso, offre il destro a Mussolini per duri attacchi contro il PPI. Il capo del fascismo inizia una dura campagna contro colui che soprannomina "sinistro prete", arrivando a presentare lo stesso Sturzo come un ostacolo alla soluzione della questione romana e facendogli perdere anche l'appoggio delle gerarchie vaticane. Aumentano gli attacchi da parte dei giornali filofascisti, insieme alle rappresaglie contro le sedi dei popolari.
Il 17 aprile 1923, Mussolini convoca ministri e sottosegretari del PPI, per chiarire le posizioni pronunciarti durante il Congresso o a dimettersi dal governo. Nonostante la mediazione tentata da Stefano Cavazzoni, gli esponenti dei popolari al governo diedero le dimissioni, accettate da Mussolini il 24 aprile.
Dal giorno successivo arrivano, da parte della santa sede, inviti a Sturzo a non "creare imbarazzi" al Vaticano con la confusione tra il ruolo di sacerdote e quello di segretario del partito. I rapporti si deteriorano rapidamente, fino al 5 luglio, quando in una lettera, il cardinale Gasparri fa presente l'esplicita richiesta di papa Pio XI delle dimissioni di Sturzo: "ora il Santo Padre ritiene che, nelle attuali circostanze, in Italia un sacerdote non può restare alla direzione di un partito, anzi dell'opposizione di tutti i partiti avversi al governo, auspice la massoneria".
A tale richiesta, il 9 luglio 1923 Sturzo risponde con una lettera nella quale, pur ribadendo la sua obbedienza al pontefice, esprime le sue perplessità, con uno scontro tra visioni antitetiche tra il Papa e il sacerdote: se per Pio XI non era più opportuno stare all'opposizione, per Sturzo fascismo ed etica cristiana erano inconciliabili.
Il giorno successivo Sturzo si dimette ufficialmente dal partito.
Luigi Sturzo decide di lasciare gli incarichi nel partito e si rifugia dal 1924 al 1940 prima a Londra, poi a Parigi ed infine a New York. A Londra anima diversi gruppi politici di italiani fuoriusciti e di cattolici europei, fondando il People and Freedom Group. Negli Stati Uniti intreccia rapporti con Arturo Toscanini, Carlo Sforza, Lionello Venturi, Mario Einaudi e Gaetano Salvemini, l'amico non credente che definisce l'esule di Caltagirone “Himalaya di certezza e di volontà”. Dopo lo sbarco alleato in Sicilia nel luglio 1943, riprende i contatti con gli esponenti cattolici siciliani, come Giuseppe Alessi, Gaspare Ambrosini, Salvatore Aldisio e Paola Tocco Verduci, fondatrice in Sicilia del Movimento Femminile D.C. e prima donna membro di un Governo in Italia, sebbene regionale (Regione Siciliana). Dopo il referendum tra monarchia e repubblica, ritorna in Italia il 5 settembre 1946.
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