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Bob Dylan, il mistero del tragico incidente che cambiò la traiettoria della sua carriera

Ilaria Albanesi

23 Gennaio 2025, 18:06

Bob Dylan, il mistero del tragico incidente che cambiò la traiettoria della sua carriera

È uscito il nuovo film biografico su Bob Dylan intitolato A Complete Unknown, diretto da James Mangold e con Timothée Chalamet nel ruolo principale. La pellicola si concentra sulla vita di Dylan tra il 1961 e il 1965, esplorando la sua ascesa nella scena musicale di New York e la trasformazione da giovane artista a icona della musica. Il film è ispirato alla biografia Dylan Goes Electric! di Elijah Wald e racconta eventi significativi come la storica performance di Dylan al Newport Folk Festival nel 1965

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Uno degli eventi cruciali della vita di Bob Dylan, che ha cambiato il corso della sua carriera, è il gravissimo incidente motociclistico, avvenuto il 29 luglio 1966, che diede il via a un periodo lontano dalle scene per il cantautore

Dopo il tour europeo dell'estate 1966, Bob Dylan si trasferì dal Greenwich Village di New York a Woodstock, per cercare di allontanarsi dalla frenesia della città. Qui, insieme a sua moglie, cercava di trovare il suo spazio tra studi e palchi. Una delle sue passioni, che lo aiutava a liberarsi da un certo senso di oppressione, era la moto.

 

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Fin da giovane aveva iniziato a coltivare questo interesse, acquistando una Harley. Nel 1964, però, decise di comprare una Triumph T100, che divenne il sua compagna di viaggio negli anni successivi. In quel periodo, Dylan si trovava al culmine del successo, lanciato dalla popolarità della sua hit Like A Rolling Stone. La sua vita era caratterizzata da un incessante susseguirsi di viaggi, concerti e una stanchezza crescente dopo sei mesi di tour.

Il 29 luglio 1966, mentre tornava a casa dopo aver visitato il suo manager Albert Grossman a West Saugerties, Dylan ebbe un incidente in moto. Sebbene molte biografie non ufficiali raccontino l'evento in modi diversi, Dylan stesso dichiarò in un'intervista di aver semplicemente perso il controllo della moto. Questo episodio generò una serie di leggende metropolitane, dividendo l'opinione pubblica tra coloro che credevano fosse morto e quelli convinti della sua sopravvivenza.

Le cause dell'incidente furono attribuite a vari fattori: guasto meccanico, distrazione, colpo di sonno o addirittura tentato suicidio. Anche se la gravità delle sue ferite non è mai stata completamente confermata, Dylan affermò di essersi rotto alcune vertebre del colloTuttavia, non venne chiamata alcuna ambulanza sul luogo dell'incidente e il cantautore non fu ricoverato in ospedale. 

Che sia avvenuto realmente o meno, l'incidente con la moto concesse a Dylan una pausa dai palchi che durò otto anni, fatta eccezione per sporadiche esibizioni come quella all'Isola di White nel 1969.

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In studio, però, la situazione era diversa. Dopo alcuni mesi di riposo, nell'estate successiva, Dylan chiamò la sua band, nota come The Band, e registrò oltre cento canzoni nella sua abitazione. Questi brani vennero poi pubblicati nel 1975 in The Basement Tapes. Durante questo periodo, Dylan iniziò anche a lavorare al suo prossimo album, un sorprendente ritorno alle sonorità folk e country, intitolato John Wesley Harding, che uscì alla fine del 1967. Questo fu solo il primo di una serie di dischi in cui Dylan cambiò frequentemente stile di scrittura ed esecuzione, come dimostrano Nashville Skyline e il controverso Self Portrait.

Da quel luglio 1966, tuttavia, il cantautore non fu più lo stesso e intraprese un percorso completamente nuovo nella sua carriera. Riflettendo sull'importanza dell'incidente, Dylan spiegò come ne approfittò per allontanarsi dalle pressioni: "Quando ebbi l'incidente motociclistico... mi rialzai e mi resi conto che stavo solo lavorando per tutte quelle sanguisughe. Non volevo farlo. Avevo una famiglia e desideravo solo passare del tempo con i miei bambini".

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