Televisione
Questa sera su Rai 3 si ripercorrerà la vita di Aretha Franklin con il film Respect, in prima serata alle 21.20 mercoledì 8 gennaio. Ambizioso e completo biopic, realizzato nell’anno in cui Aretha, a 76 anni, moriva per un tumore al pancreas: prima della sua scomparsa la Franklin aveva fatto in tempo a dare il suo benestare alla splendida protagonista del film, Jennifer Hudson, che si è presa in carico anche l’impegnativo compito di reinterpretare i brani originali.
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Aretha Louise Franklin nasce a Memphis il 25 marzo 1942 e il padre, Clarence LaVaughn Franklin, è un predicatore battista famoso a livello nazionale che aveva educato i figli a una forte cultura religiosa. Quando Aretha ha sei anni i suoi genitori si separano e si trasferisce a Detroit, dove il padre diventa ministro di una comunità religiosa nel quale coro la futura cantante, con le due sorelle Carolyn ed Erma, inizia a suonare il piano.
In quegli anni, quando è ancora bambina, è vittima di due stupri che portano a due maternità precoci, una a soli 12 anni quando nasce il primo figlio Clarence e la seconda, con la nascita di Edward, a 14 anni.
Nonostante le profonde difficoltà, Aretha mostra fin da subito una grande passione per il Gospel e determinazione nel voler entrare nel mondo della musica come professionista. A 14 anni, segue il padre in un viaggio di predicazione, sfoggiando il proprio repertorio musicale.
Franklin firma il suo primo contratto discografico con la Columbia Records nel 1960, ma i suoi primi lavori non ottengono il successo sperato. Solo nel 1967, dopo aver cambiato etichetta passando all'Atlantic Records, trovala sua vera voce e stile musicale collaborando con produttori come Jerry Wexler e Arif Mardin. Qui registra il suo primo grande successo, I Never Loved a Man (The Way I Love You), seguito da Respect, che diviene un inno per i diritti civili e per il movimento femminista.
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Durante gli anni '60 e '70, Aretha pubblica una serie di brani che divennero classici, tra cui Chain of Fools, Think, (You Make Me Feel Like) A Natural Woman e I Say a Little Prayer.
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Aretha continua a esibirsi e registrare fino agli anni duemila, nonostante affrontasse sfide personali, tra cui una fobia di volare che limitò le sue esibizioni dal vivo.
Muore il 16 agosto 2018 a causa di un cancro al pancreas, lasciando un'eredità musicale che rimarrà per sempre nel cuore della cultura popolare.
Aretha conosce Ted White a soli 12 anni, ma iniziarono a frequentarsi seriamente quando lei divenne adulta. Si sposarono nel 1961, poco dopo che Aretha iniziò a guadagnare notorietà nella musica.
Il matrimonio fu segnato da abusi fisici e comportamenti violenti da parte di White. La cantante si trovò intrappolata in una situazione difficile, cercando di mantenere l'immagine di un matrimonio ideale mentre affrontava una realtà ben diversa. Testimonianze di familiari e amici confermarono che Aretha subì violenze e che la sua vita con White era diventata insostenibile.
Dopo anni di conflitti e abusi, Aretha decise di porre fine al matrimonio, divorziando da Ted White nel 1969. Questo passo le permise di liberarsi da una relazione tossica e di concentrarsi sulla sua carriera musicale.
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