IL CASO
Questa sera a Quarto Grado ci sarà un focus vicenda di Pierina Paganelli. In modo particolare sulle nuove ipotesi che sono uscite in relazione al suo omicidio, secondo la famiglia della donna, infatti, si è trattato di un omicidio avvenuto in due tempi, nell'arco di pochi minuti. Ripercorriamo il caso della donna uccisa a Rimini.
La mattina del 4 febbraio 2023 viene ritrovato, nella frazione riminese Ca' Acquabuona, il corpo di una donna. Sono le 8.30 e le scie di sangue sparse per il condominio portano all'orribile scoperta: Pierina Paganelli, una pensionata di 78 anni, è stata uccisa con 29 coltellate e ritrovata dalla nuora al piano -1, tra la porta tagliafuoco e l'ascensore. Il corpo è stato ritrovato con la gonna strappata e la sottoveste sollevata, al punto che inizialmente gli inquirenti non hanno escluso la pista dell'abuso.
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La donna, testimone di Geova, la sera prima era uscita di casa per recarsi ad un'adunanza infrasettimanale nella propria congregazione. Pierina è stata ritrovata con gli stessi indumenti che indossava l'ultima volta che era stata vista. A casa viveva da sola, in quanto separata dal marito con il quale aveva tre figli: uno di questi, Giuseppe, mesi prima era restato vittima di un'aggressione violenta che lo avevano ridotto in fin di vita.
A circa due ore di distanza dal ritrovamento del cadavere la sorella della vittima ha ricevuto una telefonata da uno sconosciuto che le avrebbe rivolto delle frasi minacciose, lasciandole intendere che presto sarebbe stata uccisa anche lei.
Nei giorni successivi è l'ex marito della donna a parlare, riportando che l'ex infermiera sapeva che la nuora, colei che ha ritrovato il corpo, aveva una relazione con il vicino di casa. Aggiunge inoltre che il movente dell'omicidio può essere di natura religiosa, pista che gli investigatori seguono fin da subito. Gli occhi degli inquirenti sono puntati su Manuela, la nuora della vittima, e sul vicino di casa, Louis Dassilva, l'amante della nuora.
Sulle braccia di quest'ultimo sarebbero state notate delle ferite, anche se l'uomo riferisce di essersele procurate in moto. Inoltre sotto la lente degli investigatori sarebbero finiti anche alcuni post pubblicati da Manuela qualche mese prima della consumazione dell’omicidio. Post carichi di rancore che, però, inspiegabilmente sarebbero stati rimossi.
Il collegamento religioso
Un'importante informazione è arrivata dalla stessa congregazione di testimoni di Geova dove era andata la donna la sera del suo omicidio a pregare. Infatti, il giorno seguente a quello dei fatti, la nuora di Pierina avrebbe dovuto essere giudicata dagli anziani. Al centro dell'incontro ci sarebbero stati dei provvedimenti da prendere nei confronti della moglie di Giuliano colpevole di avere avuto una relazione clandestina con il vicino di casa Louis Dassilva. Un adulterio gravemente condannato dai dettami della comunità.
La svolta nelle indagini
Una prima svolta relativa alle indagini arriva a metà ottobre 2023 con un video della farmacia di via De Ciclamino, quasi di fronte il luogo del delitto. La telecamera in questione mostra i fari posteriori della Panda rossa della Paganelli che illuminano per pochi secondi il vetro della farmacia. La macchina sosta brevemente in corrispondenza della rampa che conduce al sotterraneo, in attesa che si apra il cancello automatico. Ma poco dopo si vedono due sagome, una delle quali tornerebbe in direzione del palazzo, entrando nel quale è possibile raggiungere il garage utilizzando l'ascensore o le scale. Pur nella scarsa qualità dell'immagine, la persona raffigurata risultava di carnagione scura simile a Dassilva.
Dopo mesi di indagini, a luglio Louis Dassilva viene iscritto nel registro degli indagati, secondo gli inquirenti il 34enne avrebbe assassinato Paganelli per continuare la relazione extraconiugale con Bianchi e contemporaneamente mantenere il matrimonio con Bartolucci che negli anni avrebbe permesso all'uomo un tenore di vita agiato. Il 16 luglio Dassilva è stato arrestato e trasferito nel carcere di Rimini.
In questi giorni si svolgerà l’incidente probatorio sul video registrato dalla farmacia di via del Ciclamino la sera del delitto, considerata la prova regina per l’iscrizione di Louis Dassilva nel registro degli indagati.
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