Quelli che benpensano, com'è nata la pietra miliare del rap di Frankie hi-nrg mc: "Ero in un paesino di provincia a Pavia..."

Quelli che benpensano, come è nato il brano pietra miliare del rap in Italia. Ancora oggi è tra le canzoni più rappresentative della scena hip hop nel Belpaese e abbiamo parlato della sua genesi con l'autore, il rapper Frankie hi-nrg mc, tra i padri fondatori del genere. 

Era il 1997, l'artista ha raccontato che si trovava in un paesino in provincia di Pavia: "Ero di passaggio. Era tutto precisissimo, pulitissimo, i giardini pettinati, le villette uguali, le macchine parcheggiate nel vialetto. Uno scenario quasi da ossessivo compulsivo quello che avevo davanti ai miei occhi". 

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E' così che ha iniziato a fantasticare ed è nata la magia che ha dato vita al brano: "Ho iniziato ad immaginare come potessero essere gli abitanti di quel luogo. Ho pensato: dovrei farci un documentario su questa città ed è ciò che ho fatto. Con un approccio alla scrittura alla Piero Angela, ho raccontato al mondo quello che stavo vedendo e le sensazioni che mi stava dando quel luogo". 

"Il testo è nato in Lombardia - prosegue Frankie - la musica a Ostia dove dj Ice One e Julie P hanno realizzato la base. Tutto si è riunito in uno studio di registrazione a Città di Castello, dove è venuto Riccardo Senigallia per il celebre ritornello".

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Sull'attualità del brano - circa 27 anni dopo la sua pubblicazione - il rapper ha detto: "Non è merito mio. E' colpa di tutti noi se non siamo andati avanti". Mentre, fantasticando ancora, abbiamo provato ad immaginare una versione 2024 di Quelli che benpensano: "Partiamo dal presupposto che servirebbero più strofe... il testo sarebbe diverso perché sono diverso io e noterei cose diverse. All'epoca non c'erano i social media ed eravamo freschi di Seconda Repubblica. Tante cose non avevano avuto ancora il tempo di radicarsi. Oggi punterei l'attenzione su altre componenti, su questo astio sociale che ci affligge, su questa sfrenata voglia di votare contro quelli che ci stanno antipatici, invece di votare a favore di chi ci sta simpatico".