IL CASO
Monica Busetto
Monica Busetto è al centro di un controverso caso giudiziario legato all'omicidio di Lida Taffi Pamio, un'anziana trovata morta nella sua casa a Mestre nel dicembre 2014. La vicenda ha suscitato ampio dibattito riguardo alla validità delle prove e alla condotta delle indagini.
Omicidio e arresto. Lida Taffi Pamio fu trovata morta in circostanze misteriose, e dopo un anno di indagini, Monica Busetto, la sua vicina, fu arrestata nel gennaio 2014. Le accuse si basarono principalmente su una catenina spezzata trovata nella sua abitazione, che si presumeva appartenesse alla vittima, e su tracce minime di DNA.
Condanna e revisione. Nel 2016, Busetto fu condannata a 25 anni di reclusione. Tuttavia, la situazione si complicò quando Susanna Lazzarini, una donna che confessò di aver ucciso Pamio, cambiò la sua versione dei fatti, inizialmente affermando di aver agito da sola e successivamente tirando in ballo Busetto. La Corte d'Appello di Trento ha recentemente rigettato l'istanza di revisione della condanna di Busetto, sostenendo che le dichiarazioni della Lazzarini non fossero affidabili a causa della loro tardività e mancanza di spontaneità.
Dubbie prove. Le prove contro Busetto sono state oggetto di critiche. Gli avvocati difensori hanno evidenziato come le indagini siano state influenzate da pressioni per far combaciare la narrazione iniziale con le successive testimonianze modificate della Lazzarini. La difesa ha anche presentato una lettera anonima che metteva in discussione la validità delle indagini.
Impatto sulla vita di Busetto. Il caso ha avuto un impatto devastante sulla vita di Monica Busetto, che ha trascorso quasi due anni in carcere prima di essere rilasciata. Dopo il suo rilascio, è stata nuovamente coinvolta nel caso quando Lazzarini ha cambiato la sua testimonianza.
Attualmente, il caso rimane chiuso nonostante le richieste di revisione. Gli avvocati di Busetto hanno espresso incredulità riguardo alla decisione della Corte d'Appello e hanno sottolineato le incongruenze nelle dichiarazioni della Lazzarini. La vicenda continua a sollevare interrogativi sulla giustizia italiana e sulla gestione dei casi complessi.
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