IL PERSONAGGIO
Matteo Martari
Matteo Martari, classe 1983, ospite di Caterina Balivo nella nuova puntata de La volta buona, in onda oggi pomeriggio. L'attore è tornato con la nuova serie Libera stasera in tv su Rai 1. Matteo Martari interpreta Pietro Zanon, un personaggio complesso e sfaccettato. Cresciuto nella periferia di Trieste, Zanon ha un passato difficile: ha perso la madre da giovane e ha scontato diversi anni in carcere.
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Nonostante l'apparenza di un duro, il suo personaggio nasconde una profondità emotiva e un dramma personale che lo rendono unico rispetto ai ruoli precedenti interpretati da Martari. La trama della serie ruota attorno a Libera Orlando, interpretata da Lunetta Savino, una giudice che si unisce a Zanon per indagare sulla misteriosa morte della figlia, avvenuta quindici anni prima. Questo incontro tra i due personaggi, tanto diversi quanto complementari, crea dinamiche intriganti che mescolano elementi di dramma, commedia e giallo. La loro collaborazione non solo mette in luce le differenze tra i loro mondi, ma offre anche momenti di umorismo e tensione nel corso della narrazione.
Nasce a Verona e dopo aver conseguito il diploma presso una scuola alberghiera, ha lavorato per cinque anni in una panetteria prima di trasferirsi a Milano all'età di 21 anni, dove ha iniziato la sua carriera come modello per brand prestigiosi come Prada e Moschino. Tuttavia, la sua vera passione per la recitazione lo ha spinto a iscriversi alla Scuola di teatro Quelli di Grock a Milano. Matteo Martari è molto riservato per quanto riguarda la sua vita personale, ma sappiamo però che ha avuto una relazione con la collega e attrice Miriam Leone, iniziata nel 2017 e finita poco dopo.
Ad oggi l’attore non dovrebbe avere nessuna fidanzata al suo fianco, come lasciato intendere in un’intervista per Amica dello scorso ottobre: "Se avessi qualcosa da raccontare lo racconterei. […] È chiaro che tengo molto alla mia vita privata. Il personale è una cosa alla quale sono molto attento, però non ne faccio neanche una questione di vita di morte, perché se ho qualcosa di piacevole da condividere, la condivido volentieri. Non per farne una notizia, ma per per la gioia della condivisione del tempo con qualcuno. Insomma non mi nasconderei dietro a nulla […]".
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