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Ragazzo di 23 anni ucciso a Perugia, la presidente Proietti: "Istituzioni chiamate a un esame di coscienza"

"Dobbiamo programmare azioni che possano dare un senso del futuro ai giovani", dice in una nota la governatrice della Regione Umbria

Andrea Pescari

18 Ottobre 2025, 15:00

Ragazzo di 23 anni ucciso a Perugia, la presidente Proietti: "Istituzioni chiamate a un esame di coscienza"

È straziante ed è insopportabile sapere che una vita così giovane sia stata spezzata. In questo momento di immensa sofferenza, la Regione Umbria si stringe con affetto e solidarietà ai familiari del giovane, ai quali porgiamo le nostre più sentite e sincere condoglianze”. Alla luce dei fatti avvenuti nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 ottobre nel parcheggio della facoltà di Matematica a Perugia, dove è stato ucciso un 23enne originario di Fabriano, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e l’assessore regionale alle Politiche Giovanili, Fabio Barcaioli, esprimono a nome dell’intera Giunta il più profondo sgomento e dolore.

La presidente Proietti prosegue: “Di fronte a simili tragedie, sentiamo il dovere di interrogarci tutti, come individui e come comunità, su cosa possiamo e dobbiamo fare. Le istituzioni, in primis, sono chiamate a un esame di coscienza e a un’azione concreta per prevenire che altri giovani perdano il senso del futuro e la speranza. Dobbiamo programmare azioni che possano dare un senso del futuro ai giovani”.

La Regione Umbria ha deciso di dare concretezza e immediata operatività al Tavolo di coordinamento delle politiche giovanili, organismo fondamentale per promuovere collaborazione e confronto tra istituzioni e amministrazioni locali. “Dare gambe a questo Tavolo significa tradurre il nostro dolore in impegno concreto”, aggiunge l’assessore Barcaioli. “Il Tavolo vuole essere uno spazio di ascolto e di progettazione condivisa per costruire strumenti efficaci e rispondere alle esigenze dei giovani. L’Umbria non può e non vuole lasciare soli i suoi giovani. L’avvio dei lavori di coordinamento segna un passo significativo nel rafforzamento delle politiche giovanili in Umbria, garantendo la programmazione di iniziative mirate alla crescita, al benessere e alla partecipazione attiva dei giovani nella vita della comunità e tragedie come questa ci danno un senso ancora più forte dell’urgenza di agire”.

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