Domenica 19 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

IL CASO

Attentato Ranucci, il conduttore di Report in tv: "Ok condannare la bomba ma servono leggi sulla stampa". Le inchieste sospette

Si erano verificati episodi con dinamiche simili in prossimità dei servizi sul caso Moro e sull'uccisione di Piersanti Mattarella

Rita Maffei

18 Ottobre 2025, 12:34

Attentato Ranucci, il conduttore di Report in tv: "Ok condannare la bomba ma servono leggi sulla stampa". Le inchieste sospette

Sigfrido Ranucci ospite a Il Cavallo e la Torre e il cancello di casa Ranucci dopo l'esplosione della bomba

“A volte è troppo comodo condannare la bomba. La solidarietà è stata bella e importantissima, ringrazio chi l'ha fatta, il presidente della Repubblica, la presidente del Consiglio, tutti i colleghi perché devo dire c'è stata una manifestazione di affetto assolutamente trasversale, però io vorrei che si facesse un salto di qualità in questo campo approvando delle leggi che tutelino veramente la libertà di stampa”. Lo ha detto il giornalista conduttore di Report Sigfrido Ranucci, ospite di Damilano su Rai 3 a Il Cavallo e la Torre, dopo l’attentato dinamitardo che ha distrutto la sua vettura e quella della figlia parcheggiate davanti la casa a Campo Ascolano, nel comune di Pomezia.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Rai 3 (@instarai3)

“Molto ingenuamente avevo pensato che fosse la bombola del gas della macchina a esplodere, poi uscendo abbiamo visto che in realtà l’esplosione era davanti e presentava la presenza di un ordigno. La preoccupazione è stata quella di non uscire immediatamente vicino, perché a volte sappiamo dagli atti giudiziari che la prima esplosione serve per attirare e poi ce n'è una seconda magari con dei chiodi o con degli oggetti di metallo che possono provocare, quelli sì, una strage. Da giornalista direi che la parte forse più stimolante è quella di fare un’inchiesta su questa vicenda”, ha continuato Ranucci.

Sulle dinamiche dell’esplosione, gli inquirenti hanno scoperto che “si trattava di un ordigno rudimentale, era presente un kg di esplosivo, adesso lo stanno analizzando, probabilmente polvere pirica dall’alto potere esplosivo. Abbiamo visto che ha fatto saltare la macchina e una parte del muro del cancello. Che l’innesco era stato fatto in maniera temporanea, quindi all’istante e questo significa che chi lo ha fatto esplodere aveva monitorato il fatto che non c’era nessuno. Il sottotitolo di tutta questa vicenda - ha aggiunto - è che chi ha posto quell’ordigno conosce le mie abitudini perché io mancavo da quattro giorni da casa e quindi il fatto che abbia aspettato quel momento, dopo 40 minuti che ero rientrato, e che abbia posto quella bomba proprio dove io passo significa che conosce le mie abitudini. E ci dà il senso che può colpire in qualsiasi momento”.

L’ultima di una lunga serie di minacce e atti di intimidazione: “C’è stato un salto di qualità perché in questo ultimo anno e mezzo sono avvenuti una serie di episodi di cui io non ho dato pubblicità ma che sono stati regolarmente denunciati all’autorità giudiziaria da me e dalla mia scorta: dei pedinamenti che ci sono stati di personaggi che riprendevano collegati anche con auricolari quando io incontravo delle fonti, anche delle fonti molto importanti. Ci sono state delle minacce attraverso degli sms ma soprattutto, un fatto analogo a quello di ieri sera, la scorta ha trovato dei proiettili P38 nel cespuglio vicino a casa. Anche lì le dinamiche erano molto simili perché dopo una settimana di assenza il primo giorno abbiamo ritrovato dei proiettili che sono stati posti in prossimità di inchieste molto importanti che svelavano dei retroscena: inchieste sul caso Moro ma anche sull’uccisione di Piersanti Mattarella. Quando raccontavamo di quei collegamenti tra mafia, il deep state e la destra eversiva” ha detto Ranucci a Il Cavallo e la Torre.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie