CRONACA
Foto via LaPresse
Paura per il giornalista Sigfrido Ranucci. Nella serata di ieri, giovedì 16 ottobre, - intorno alle 22.00 - davanti la sua abitazione a Pomezia, vicino a Roma, due grandi esplosioni hanno distrutto le due auto di famiglia - quella del conduttore e della figlia. A darne la notizia lo stesso Ranucci sui social: "Due ordigni - si legge nel post - hanno distrutto le automobili parcheggiate davanti casa a Campo Ascolano, alle porte di Roma. Le deflagrazioni sono state così forti da scuotere l'intero quartiere".
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"Questa notte un ordigno è stato piazzato sotto l'auto del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci - scrive il programma di Rai 3 Report sui propri profili social -. L'auto è saltata in aria, danneggiando anche l’altra auto di famiglia e la casa accanto. Sul posto carabinieri, Digos, vigili del fuoco e scientifica. La Procura di competenza si è attivata per le verifiche necessarie ed è stato avvisato il Prefetto. La potenza dell’esplosione è stata tale per cui avrebbe potuto uccidere chi fosse passato in quel momento".
Questa notte un ordigno è stato piazzato sotto l’auto del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci. L'auto è saltata in aria, danneggiando anche l’altra auto di famiglia e la casa accanto. Sul posto carabinieri, Digos, vigili del fuoco e scientifica. La Procura di… pic.twitter.com/KmDycbpgq1
— Report (@reportrai3) October 16, 2025
Il coordinamento delle indagini è stato affidato alla Direzione distrettuale antimafia di Roma. Sarebbe stato - secondo quanto riportato da LaPresse - un ordigno di probabile natura artigianale a deflagrare contro le due auto del giornalista e della figlia. Sono però in corso le verifiche degli artificieri dei carabinieri sul tipo di materiale utilizzato per confezionare la bomba che ha distrutto i veicoli.
"Piena solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito. La libertà e l'indipendenza dell'informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere", così il premier Giorgia Meloni ha espresso vicinanza nei confronti del giornalista.
Esprimo piena solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito. La libertà e l'indipendenza dell'informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 17, 2025
"L'amministratore delegato Rai Giampaolo Rossi e l'intera azienda si stringono al fianco di Sigfrido Ranucci ed esprimono massima solidarietà per il grave e vile attentato intimidatorio". È quanto si legge in una nota diffusa da Viale Mazzini: "Il ruolo della Rai e di chi opera al suo interno è quello di garantire dialogo, pluralismo e rispetto nel racconto quotidiano del nostro tempo. La Rai respinge con forza e determinazione ogni minaccia contro chi svolge il proprio lavoro nel Servizio Pubblico. L’essenza vitale della nostra democrazia è la libertà informativa che la Rai garantisce e che i suoi giornalisti rappresentano. Ogni tentativo intimidatorio contro chi lavora per un'informazione libera e indipendente è un attacco allo stesso Servizio Pubblico", conclude la nota.
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