Mercoledì 24 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Spoleto

Ucciso e fatto a pezzi: sequestrati auto e cellulare dell'indagato

In mattinata carabinieri e operai della Vus hanno setacciato l'immondizia dell'intero quartiere

Francesca Marruco

24 Settembre 2025, 17:15

Ucciso e fatto a pezzi: sequestrati auto e cellulare dell'indagato

Oltre all'appartamento e alla cantina, i carabinieri hanno sequestrato anche l'automobile e il cellulare del cuoco ucraino indagato per l'omicidio di Bala Sagor, il 21enne di origine bengalese, scomparso la scorsa settimana da Spoleto, il cui corpo fatto a pezzi è stato trovato lunedì sera tra il parco e i binari a Casette. Nei prossimi giorni la procura provvederà a fissare tutti gli accertamenti necessari per analizzare sia l'abitacolo della lancia Y che il contenuto del telefono. Così come, è praticamente certo che, sia in casa che nella cantina, dovranno essere effettuate analisi scientifiche molto più approfondite, con l'utilizzo del luminol, in cerca di eventuali tracce di sangue. 

Perché al momento, per quello che è emerso, non ci sono elementi dirimenti e va tutto analizzato. Nel lungo sopralluogo effettuato nell'appartamento del 32enne ucraino indagato, gli inquirenti non hanno trovato nulla di utile, ma non è detto che non ci sia qualcosa nascosto a prima vista. In quest'ottica, nella tarda mattinata di oggi, i carabinieri e gli uomini della Vus hanno setacciato i sacchi dell'immondizia che non era stata raccolta. La procura infatti aveva disposto la sospensione della raccolta, proprio per procedere all'analisi. Per ora non sarebbe stato trovato nulla. 

Qualche ora dopo nella massicciata che divide il parchetto dai binari, alcuni operai hanno iniziato a ripulire la zona dalla vegetazione con l'intento evidente di poter proseguire le ricerche in maniera più approfondita. Quel punto infatti, è già stato oggetto di ricerche, sin dal primo istante dopo il ritrovamento del cadavere nel dirupo che delimita il campetto da basket, a ridosso del binario, ma l'eventualità che possa esserci altro, sfuggito in un primo momento, porta tutti ad adottare ogni possibile cautela. 

Intanto, nel pomeriggio di oggi, l'indagato ucraino, cuoco in un ristorante del centro, non si è presentato al lavoro. Il titolare lo immaginava: "Con quello che è successo non credo che lo vedrò arrivare". 

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie