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Spoleto

Ucciso e fatto a pezzi: perquisito l'appartamento di un 30enne straniero

I militari e i pm hanno effettuato un lungo sopralluogo in un palazzo a pochi metri dal ritrovamento del cadavere di Bala Sagor

Francesca Marruco

23 Settembre 2025, 17:39

Ucciso e fatto a pezzi:  perquisito l'appartamento di un 30enne straniero

Giornata di indagini serrate a Spoleto dove i carabinieri sono a caccia dell'assassino di Bala Sagor, soprannominato Obi, il 21enne originario del Bangladesh, il cui cadavere, smembrato è stato parzialmente rinvenuto nella serata di lunedì nel quartiere spoletino di Casette. 


Nel primo pomeriggio le attenzioni degli inquirenti, si sono concentrate all'interno di un palazzo a pochi passi dal luogo del ritrovamento del sacco nero, in via Pietro Conti. I carabinieri hanno transennato all'esterno e hanno svolto dei rilievi. Non è ancora chiaro cosa li abbia portati lì. Forse una localizzazione telefonica o magari qualche video estratto dalle telecamere di sicurezza che potrebbero aver immortalato qualcosa di utile. In particolare gli inquirenti hanno perquisito a lungo un appartamento al primo piano dell'edificio in cui vivrebbe un 30enne straniero, anche lui impiegato nell'ambito della ristorazione a Spoleto, per diverso tempo collega di Obi. I militari hanno proceduto al sopralluogo anche negli scantinati e nel balcone, con calzari, mascherine e guanti.

Lunedì sera, dopo la macabra scoperta, fatta da un residente che ha visto un sacco nero e accanto una citybike, i militari si sono messi immediatamente alla ricerca di ogni elemento utile e già in serata, dopo aver avuto i primi riscontri circa l'identità della vittima, hanno interrogato tutte le persone a lui vicine. I responsabili della struttura di accoglienza in cui vive da circa due anni, i titolari del ristorante in cui lavorava come aiuto cuoco, i suoi colleghi, i ragazzi con cui condivideva l'alloggio. I familiari, in primis il fratello, che dopo aver perso le sue tracce si è precipitato in Umbria per cercarlo. 

Parallelamente, i militari - sul posto intervenuti i carabinieri della compagnia di Spoleto alla guida del maggiore Teresa Messore - quelli del nucleo investigativo di Perugia, gli specialisti del Ris hanno repertato e acquisito ogni materiale ritenuto utile. In mattinata, alcuni militari della Forestale avevano trovato un altro sacco nero della spazzatura e per un attimo,  si è pensato potessero aver trovato le altre parti del corpo. Sul posto è infatti arrivato il procuratore Claudio Cicchella. Ma da fonti inquirenti è emerso che non c'era nulla di utile. 

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