Spoleto
Giornata di indagini serrate a Spoleto dove i carabinieri sono a caccia dell'assassino di Bala Sagor, soprannominato Obi, il 21enne originario del Bangladesh, il cui cadavere, smembrato è stato parzialmente rinvenuto nella serata di lunedì nel quartiere spoletino di Casette.
Visualizza questo post su Instagram
Nel primo pomeriggio le attenzioni degli inquirenti, si sono concentrate all'interno di un palazzo a pochi passi dal luogo del ritrovamento del sacco nero, in via Pietro Conti. I carabinieri hanno transennato all'esterno e hanno svolto dei rilievi. Non è ancora chiaro cosa li abbia portati lì. Forse una localizzazione telefonica o magari qualche video estratto dalle telecamere di sicurezza che potrebbero aver immortalato qualcosa di utile. In particolare gli inquirenti hanno perquisito a lungo un appartamento al primo piano dell'edificio in cui vivrebbe un 30enne straniero, anche lui impiegato nell'ambito della ristorazione a Spoleto, per diverso tempo collega di Obi. I militari hanno proceduto al sopralluogo anche negli scantinati e nel balcone, con calzari, mascherine e guanti.
Lunedì sera, dopo la macabra scoperta, fatta da un residente che ha visto un sacco nero e accanto una citybike, i militari si sono messi immediatamente alla ricerca di ogni elemento utile e già in serata, dopo aver avuto i primi riscontri circa l'identità della vittima, hanno interrogato tutte le persone a lui vicine. I responsabili della struttura di accoglienza in cui vive da circa due anni, i titolari del ristorante in cui lavorava come aiuto cuoco, i suoi colleghi, i ragazzi con cui condivideva l'alloggio. I familiari, in primis il fratello, che dopo aver perso le sue tracce si è precipitato in Umbria per cercarlo.
Parallelamente, i militari - sul posto intervenuti i carabinieri della compagnia di Spoleto alla guida del maggiore Teresa Messore - quelli del nucleo investigativo di Perugia, gli specialisti del Ris hanno repertato e acquisito ogni materiale ritenuto utile. In mattinata, alcuni militari della Forestale avevano trovato un altro sacco nero della spazzatura e per un attimo, si è pensato potessero aver trovato le altre parti del corpo. Sul posto è infatti arrivato il procuratore Claudio Cicchella. Ma da fonti inquirenti è emerso che non c'era nulla di utile.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy