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Cronaca

Appalti pilotati, nell'auto dell'imprenditore il foglio con la lista dei regali

Nel biglietto manoscritto trovati nove nomi e a fianco l’indicazione di presunte utilità

Alessandro Antonini

21 Settembre 2025, 07:37

Appalti pilotati, nell'auto dell'imprenditore il foglio con la lista dei regali

Il passaggio della busta immortalato dalle cimici della finanza

C’era anche un manoscritto con la lista di strenne natalizie nell’auto dell’imprenditore perugino indagato nella maxi inchiesta della Guardia di finanza sugli appalti pilotati della Provincia di Perugia e del Consorzio di bonifica del Senese.
L’uomo, che secondo la ricostruzione degli inquirenti ha consegnato al funzionario dell’ente di piazza Italia una bustarella con dentro buoni benzina per oltre 400 euro, sarebbe stato autore di dazioni dello stesso tipo nei confronti anche di altri soggetti. Tutti messi nero su bianco, in fila, nel foglio manoscritto che gli è stato sequestrato durante la perquisizione.
L’imprenditore, nell’interrogatorio ha negato di aver consegnato i buoni benzina al funzionario della Provincia, spiegando che la busta conteneva gli auguri di Natale, peccato però che il pubblico ufficiale ha detto di averli ricevuti. E uno è stato anche consumato. Il 19 marzo scorso nell’auto del titolare d’azienda viene trovato un biglietto con nove nomi di altri imprenditori e funzionari pubblici e una serie di regali a latere: “cesto buoni olio” e ancora “olio”, “cesto” e “cesto buono”.
Tutti nomi che potrebbero essere vagliati dagli inquirenti per accertare la natura dello scritto.


L’indagine del comando provinciale della Guardia di finanza, coordinata dalla procura della Repubblica di Perugia, ha tolto il velo su uno “stratificato sistema di accordi e favori tra imprenditori e pubblici ufficiali del territorio perugino, riguardanti le procedure di affidamento dei lavori per la realizzazione di opere pubbliche”, fa sapere la procura.
Le ipotesi di reato sono corruzione, falso ideologico indotto e turbata libertà degli incanti negli appalti pubblici. Sono scattati tre arresti ai domiciliari per due funzionari -quello citato della Provincia di Perugia e l’altro del Consorzio di bonifica Val di Chiana romana e Val di Paglia, nel senese - e un imprenditore di una srl del Pievese. E ancora: un’interdittiva per un altro titolare di impresa e l’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria per un geometra.
Sono emerse più “circostanze indiziarie” di intese che, “al di là delle modalità di selezione del contraente di volta in volta prescelte, pur se apparentemente rispettose dei criteri normativi, avrebbero consentito di aggirare la vigente legislazione in materia di appalti”, determinando così “l’illegittima aggiudicazione di lavori pubblici”.

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