Cronaca
Espulsi dall'Italia nel 2022 con l'accusa di terrorismo, ma il tribunale archivia il caso. È la storia dei quattro nordafricani - tre marocchini (2 di 39 anni e uno di 57) e un tunisino (di 47 anni) - che hanno dovuto abbandonare l'Italia dall'oggi al domani e che ora, con il loro avvocato Hilarry Sedu, chiedono un risarcimento pari a 2 milioni di euro. Una richiesta che arriva in seguito alla decisione del tribunale di Perugia di archiviare le accuse definite infondate e insussistenti.
Ognuno di loro infatti, era in possesso di un regolare permesso di soggiorno, lavoravano sotto un contratto a tempo indeterminato ed erano padri di figli minori nati in Italia, quando tre anni fa gli venne revocato il permesso di soggiorno e furono costretti al rimpatrio. Così, hanno dovuto lasciare le proprie famiglie rimaste senza alcun tipo di sostentamento. Nella richiesta il legale chiede allo Stato "di ammettere quando sbaglia" invitandolo a "ripristinare le sofferenze dei minori ai quali ha strappato dei genitori già integrati nel contesto sociale italiano".
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