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Baiocco d'oro a Laura Santi, la giornalista: "Condivido il riconoscimento con chi mi sostiene"

La sindaca Ferdinandi: "Grazie alla sua battaglia l'Umbria non è più povera, ma più umana"

Francesca Marruco

13 Giugno 2025, 21:59

Baiocco d'oro a Laura Santi, la giornalista malata:  "E' un riconoscimento che condivido con chi mi sostiene"

Laura Santi e la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi

Una cerimonia profondamente commovente quella di ieri mattina nella sala rossa di Palazzo dei Priori dove la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, non senza lacrime vere e sincere, ha consegnato il baiocco d’oro alla giornalista perugina affetta da sclerosi multipla progressiva, Laura Santi.

“Questo non è più il tempo per l’ambiguità - ha detto la sindaca - la politica deve prendere una posizione chiara senza rimanere sorda davanti al dolore degli altri, perché ciò significherebbe perdere sostanza ed il compito di servizio verso l’umano. Per questo ho voluto consegnare il baiocco d’oro a Laura, perché, alla presenza di così tante persone, possiamo restituirti un pezzo minuscolo dell’enorme dono che ci hai fatto. Con la tua battaglia, infatti, hai provato a consegnarci una città ed una società più libere, umane, dignitose e laiche. Questa battaglia non ha niente a che vedere con la cultura delle morte, bensì con la sacralità della vita, perché ciò che Laura ha fatto con la sua resistenza e quello che farà con la sua resa è un dono incredibile: consentirà infatti di liberare le vite messe al muro che sprofondano nel dolore, un dolore irreversibile e senza speranza”. Ferdinandi, con la voce spezzata dall’emozione, ha posto l’accento sull’ignavia del parlamento e la necessità di una legge. Ha infine voluto chiedere scusa a Santi dicendo: “Io non sarò mai sindaca di chi scrive certe mostruosità. Oggi al contrario grazie a Laura e alla sua battaglia l’Umbria non è più povera ma infinitamente più umana e libera”.


Laura Santi, anche lei profondamente emozionata per l’occasione, prendendo la parola ha invitato tutti - tantissimi i presenti, tra cui anche molti assessori comunali, l’assessore regionale al Welfare Fabio Barcaioli, che si è molto speso per farle avere il protocollo finale per il suicidio assistito e il consigliere regionale Fabrizio Ricci - a non piangere: “Io - ha detto - non ho fatto niente per questo il baiocco d’oro, che dovrebbe essere collettivo. Oggi lo meriterebbero in tanti; in primis mio marito Stefano, un eroe civile ma un fantasma per lo Stato, senza il quale io fisicamente non sarei qui con voi e poi gli amici dell’Associazione Luca Coscioni che mi hanno indotta a rendere pubblica la mia battaglia ed infine tutti voi per il sostegno e l’amore che mi avete dedicato. Il baiocco, in fin dei conti, è per la città di Perugia che amo infinitamente”.


Laura Santi ha chiesto poi, come ha fatto anche ieri sera alla trasmissione di Marco Damilano su Rai Tre di “non smettere di vigilare sui diritti civili perché sono veramente a rischio. Il governo vuole fare un abominio, continuate ad attivarvi come state facendo adesso dandoci sostegno per la raccolta di firme”. Santi ha infine raccontato il dilemma del fine vita: “Il mio corpo ogni sera mi urla che è il momento di mettere un punto perché non ce la fa più. Il mio cuore invece e la mia testa resterebbero qui ancora a lungo perché ci sono moltissime cose che mi legano alla vita”.


A parlare in chiusura, anche l’assessore regionale, Fabio Barcaioli che, particolarmente commosso, ha dichiarato: “Oggi un barlume di civiltà e buon senso c’è anche nella nostra Umbria. Siamo contenti di aver potuto dare una risposta a Laura che, nonostante il foglio di carta ottenuto, ha continuato la sua battaglia. E noi continueremo questa battaglia per lei”.

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