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Anziana sfregiata e rapinata, il vicino di casa indagato è stato arrestato per stalking

Il giovane denunciato dalla fidanzata. Proseguono le indagini per la rapina: oggi il fratello dell'indagato sentito in incidente probatorio

Francesca Marruco

14 Maggio 2025, 08:33

Terni, insegnante in pensione accoltellata: la procura apre fascicolo contro ignoti per rapina aggravata e lesioni con sfregio del viso

E’ stato arrestato per stalking il giovane accusato di avere gravemente sfregiato e rapinato un’anziana vicina di casa il 7 gennaio scorso  a Terni. Il ragazzo, maggiorenne da un paio di mesi, è stato raggiunto due settimane fa da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che poi, all’esito dell’interrogatorio di garanzia, è stata sostituita con la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. A denunciarlo, nei mesi scorsi, è stata la ex fidanzata, che sarebbe stata con lui anche la notte in cui l’83enne venne massacrata da qualcuno mentre si trovava nella sua camera da letto. Per quell’aggressione brutale, che solo inizialmente aveva fatto pensare a una rapina e che nel prosieguo degli accertamenti ha preso sempre più i contorni di una inquietante aggressione, nel registro degli indagati è finito il giovane vicino di casa, assistito dall’avvocato Alberto Catalano.


Il procuratore dei minori, Flaminio Monteleone, lo accusa di rapina aggravata e lesioni: contestazioni che vanno a sommarsi a quella di stalking e di spaccio, per cui era stato indagato in passato. L’anziana infatti era stata dapprima colpita con una botta in testa da una torcia e poi sfregiata sul volto e sulla nuca con un taglierino o un cacciavite (l’arma non è mai stata trovata). Oltre alle gravi ferite, in ospedale le avevano applicato oltre cento punti di sutura, l’anziana professoressa aveva avuto paura di morire: il suo aggressore le aveva anche premuto un cuscino in faccia prima di sfilarle dalle dita la sua fede e quella del marito defunto. Un gesto che, se fosse stata una “semplice” rapina, si sarebbe dovuto verificare all’inizio. E’ forse anche per questo motivo che la Procura dei minori nelle scorse settimane ha chiesto e ottenuto che il fratello più piccolo dell’indagato, venisse ascoltato con la formula dell’incidente probatorio.  Il 17enne - che è già stato interrogato dai carabinieri e ha detto di aver visto e sentito qualcosa - verrà quindi ascoltato stamattina dal gip Giulia Leoncini al tribunale dei Minori di Perugia. A portare alla richiesta di incidente probatorio, per valutare l’attendibilità del ragazzo, ed eventualmente “cristallizzare” le sue dichiarazioni che entrerebbero direttamente in un eventuale processo, hanno influito anche altre due circostanze inquietanti emerse durante le indagini: uno zio del ragazzo gli avrebbe suggerito di non raccontare nulla ai carabinieri, mentre un genitore gli aveva scritto un messaggio dicendogli di non tornare a casa perché c’erano i carabinieri. Il giovane, che secondo i carabinieri avrebbe raggiunto la camera da letto dell’anziana vittima - assistita dagli avvocati Lorenzo Tizi e Alessandro Accardi - passando da una finestra sul retro del palazzo, raggiungibile in modo diretto solo da casa sua, non è mai stato interrogato.

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