Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Gualdo Tadino

Proteste e degrado vicino alla stazione: "Cittadini ostaggio di prostitute e clienti: adesso basta"

Scende in campo l'opposizione: "E' un problema serio"

08 Maggio 2025, 11:30

Proteste e degrado vicino alla stazione: "Cittadini ostaggio di prostitute e clienti: adesso basta"

Prostituzione e degrado nella zona della stazione ferroviaria, Rifare Gualdo e Forza Italia chiedono interventi urgenti al Sindaco. La situazione di degrado urbano e insicurezza nella zona della stazione ferroviaria al centro del dibattito politico locale. I gruppi consiliari Rifare Gualdo e Forza Italia hanno presentato un’interrogazione urgente al sindaco e alla giunta comunale, denunciando la ripresa evidente del fenomeno della prostituzione su strada nelle vie adiacenti alla stazione. A farsi portavoce delle istanze dei cittadini sono i consiglieri Simona Vitali, Cinzia Natalini, Chiara Casciani di Rifare Gualdo e Fabio Viventi di Forza Italia, che parlano di “segnalazioni continue” e di un “clima di disagio diffuso” tra i residenti. “La presenza fissa, soprattutto notturna, di soggetti dediti alla prostituzione è tornata a interessare diverse vie della zona, generando un clima di disagio diffuso tra i residenti.

"Non è un problema da sottovalutare né da rimuovere — spiegano — serve una risposta seria, istituzionale e immediata”. Nel documento, i consiglieri evidenziano come, a differenza del passato, manchino oggi ordinanze specifiche per contrastare il fenomeno. “Nel 2018 e nel 2020 — ricordano — il Comune adottò provvedimenti urgenti che vietavano la contrattazione e la presenza riconducibile alla prostituzione in determinate aree. Strumenti temporanei, ma che produssero effetti visibili. Oggi ci chiediamo perché non siano stati rinnovati o sostituiti da strumenti strutturali più aggiornati”.
L’interrogazione chiede all’Amministrazione di fare chiarezza sulle azioni messe in campo nel 2024 e nei primi mesi del 2025 per monitorare e contenere il fenomeno. In particolare, si chiede se siano previsti rafforzamenti della vigilanza urbana, l’uso della videosorveglianza e una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine.
Altro punto centrale è la possibilità di reintrodurre strumenti normativi, come nuove ordinanze o aggiornamenti al regolamento di polizia urbana, e l’attivazione di un coordinamento istituzionale con Prefettura, Questura e servizi sociali, affinché l’azione repressiva sia affiancata da percorsi di tutela e reinserimento per le persone coinvolte.


“Serve equilibrio — concludono Vitali, Natalini, Casciani e Viventi — L’obiettivo non è colpire le vittime di sfruttamento, ma ristabilire legalità e dignità in uno spazio urbano che deve tornare a essere sicuro e vivibile per tutti. Chiediamo al sindaco di assumersi la responsabilità politica e amministrativa che compete al primo cittadino in materia di sicurezza urbana e di dare risposte chiare alla città”. Per l’interrogazione è stato richiesto l’inserimento all’ordine del giorno nella prima seduta utile del consiglio comunale.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie